Cindy Mathers era perplessa. Incaricata di coinvolgere un gruppo di adolescenti considerati a rischio di dispersione scolastica nel passaggio alla scuola superiore, Cindy, che lavora con le comunità aborigene nel West Gippsland, in Australia, era preoccupata che le tradizionali tecniche didattiche basate sulla comunicazione orale risultassero presto inefficaci con ragazzi tanto turbolenti.

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La Drumbeat, una strategia di gruppo che utilizza tamburi e percussioni per creare un contesto protetto e divertente per l'apprendimento sociale e per l'auto riflessione, le ha fornito una soluzione.

"Cercare di contenere ragazzi come questi equivale a contenere un ciclone. I metodi completamente basati sulla conversazione non risultano essere efficaci" sostiene Cindy, la quale è stata in grado di relazionarsi con successo con gli adolescenti grazie a questo programma interattivo.

Rinomata in Australia per il suo successo come approccio innovativo nella giustizia minorile, efficace intervento con giovani a rischio di comportamenti antisociali o illegali, quali l'abuso di sostanze, attività criminali o isolamento, Drumbeat (acronimo di "scoprendo relazioni attraverso musica, convinzioni, emozioni, attitudini e pensieri), è stata sperimentata in Florida e tornerà negli Stati Uniti il prossimo novembre per una sperimentazione di tre giorni che si terrà a Minneapolis e a Albuquerque, per professionisti e organizzazioni interessate. Una volta accreditati, dopo aver seguito la formazione, i professionisti e le organizzazioni otterranno una qualifica che consentirà loro di applicare la strategia in modo autonomo.

Catturare l'interesse dei giovani

Simon Faulkner ha sviluppato Drumbeat nel 2003  attraverso Holyoake, attività non profit di counseling per abuso di droghe e alcol nel West dell'Australia. Faulkner ha incluso nel servizio l'utilizzo delle percussioni al fine di coinvolgere i giovani con un fattore esperienziale attraente, capace al contempo di restituire risultati ed elementi di osservazione di comportamento e cognitivi.

{xtypo_quote_left}È una strategia che lavora a livello relazionale, a livello cognitivo e a livello neurologico{/xtypo_quote_left}"I metodi esperienziali, quali la partecipazione a percorsi avventurosi o le attività basate sullo sport, generalmente sono costosi e tendono a non avere un focus cognitivo forte" sostiene Faulkner. "Abbiamo voluto unire il far sentire coinvolti e a loro agio i giovani, con il saper controllare e gestire pensieri e sentimenti.

Pianificata in 10 settimane di attività, concluse da una performance di gruppo, questa strategia dalle  molte sfaccettature utilizza un gran varietà di giochi, per favorire l'interazione sociale e per sviluppare le competenze di relazione. Le percussioni e i tamburi forniscono situazioni che hanno analogie con contesti in cui i giovani si vengono a trovare sotto pressione o altre situazioni che rappresentano momenti decisivi per valutare le loro reazioni; permettono di sviluppare riflessione e discussione mentre, contemporaneamente, l'improvvisazione consente l'espressione dell'individualità e promuove la fiducia in se stessi.

"È una strategia che lavora a livello relazionale, a livello cognitivo e a livello neurologico" sostiene Faulkner, che ha progettato la strategia delle percussioni volendo in prima battuta replicare il modello ritmico della prima infanzia, il quale può essere stato disturbato da traumi o trascurato.

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Comunicare utilizzando le percussioni

Avendo sviluppato questa iniziativa dopo essere stato frustrato dalle terapie esistenti, strettamente basate sulla comunicazione verbale, Faulkner sostiene che la natura positiva di Drumbeat sia quella di restituire risultati sia osservabili sia verificabili empiricamente. Questo gli ha restituito fiducia nel lavoro con i giovani.

"Per anni andare quotidianamente al lavoro mi faceva sentire come se stessi picchiando la testa contro un muro, poiché stavo utilizzando una strategia inappropriata. Può essere duro lavorare con i giovani ma molte strategie che noi adoperiamo sono decisamente negative. Quando stai facendo qualcosa di divertente, e soprattutto quando i giovani stanno partecipando, ti senti di sicuro molto meglio rispetto nel lavoro".

I giovani che hanno avuto esperienze negative trovano spesso i metodi basati sulla conversazione troppo difficili da sostenere e tendono a disimpegnarsi. In alternativa, le prime sessioni Drumbeat utilizzano le percussioni come strumento primi primario di comunicazione. Faulkner sostiene che questo crea un'atmosfera più rilassata e aiuta a costruire fiducia, fattori questi entrambi necessari per i risultati della terapia.

"Se vengono poste domande personali dirette a persone socialmente ansiose prima che si sia stabilito con loro una relazione, si ottiene silenzio; al contrario, si possono porre le stesse domande e ottenere una forte risposta con le percussioni. Le persone spesso finiscono per esprimersi più apertamente di quanto non facciano nel corso delle tradizionali sessioni di counseling."{xtypo_quote_right}la necessità di rinforzare i giovani e di equipaggiarli con competenze sociali e di vita, per produrre in loro cambiamenti positivi dopo il loro rilascio.{/xtypo_quote_right}

È strumento facile da padroneggiare e divertente da utilizzare, consente di limitare insicurezza e autocontrollo, sostiene Faulkner. "È incredibile quanto velocemente giovani incomincino a sorridere. Quello che stanno facendo, infatti, è anzitutto divertente."

Forte di questa filosofia positiva, la strategia offre alla giustizia minorile  una prospettiva nuova e "fresca", la quale sottolinea la necessità di rinforzare i giovani e di equipaggiarli con competenze sociali e di vita, per produrre in loro cambiamenti positivi dopo il loro rilascio.

"I giovani sostengono spesso che i programmi rieducativi nei centri di detenzione consistono soprattutto nel concentrarsi su quello che hanno fatto di sbagliato piuttosto che su come si possa attivare il cambiamento. Drumbeat ha lo scopo di aiutarli a imparare a non ricadere nei vecchi modelli di comportamento."

"Se tutti continuano a trattarti in modo negativo non si produce abbastanza potenziale di cambiamento, ma se ognuno improvvisamente dimostra di credere in te, questo può far la differenza" sostiene Faulkner.

La strategia ha inoltre dimostrato di essere efficace a scuola, producendo benefici per quei giovani che hanno disturbi comportamentali. Offre ai ragazzi che hanno una reputazione negativa agli occhi dei loro insegnanti e dei pari, un'opportunità di ripartire da capo.

Faulkner ha deliberatamente progettato questa la strategia per dare priorità ai temi della relazione, nella convinzione che reti positive di supporto sane siano cruciali per prevenire rischi quali la droga e l'abuso di alcol e l'attività criminale. "Se ai giovani facciamo conoscere relazioni sane" sostiene, "allora saranno poi in grado di costruire positive relazioni attorno a loro, che li sostengano nei momenti in cui avranno bisogno di aiuto. Molti giovani con cui lavoriamo sono nati in contesti disfunzionali e non hanno mai avuto nemmeno visto da lontano relazioni sane".

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Unendosi a gruppi di pari, all'interno dei "cerchi di percussione", collaborando in team, suonando in armonia e lavorando a un obiettivo comune come quello di una performance finale, i partecipanti alla strategia Drumbeat costantemente esplorano e sperimentano la relazione, nella molteplicità delle sue declinazioni. Faulkner sostiene che il produrre musica in gruppo richiede quelle stesse competenze sociali che più avanti aiuteranno i ragazzi nella costruzione di relazioni sane e di un futuro diverso.{xtypo_quote_right}Viene infatti adottata con successo nei centri di riabilitazione per dipendenza da droga e alcol, centri di salute mentale, centri che si occupano di minori che hanno subito maltrattamenti, cliniche dove vengono curati disordini alimentari, carceri degli adulti, e perfino nella cura degli anziani{/xtypo_quote_right}

"Le volte in cui non suonano bene insieme, si ha immediatamente un'analogia molto semplice da evidenziare ai loro occhi, dei benefici dell'essere in armonia, in comunicazione gli uni con gli altri, e del lavorare insieme come un gruppo" sostiene Faulkner.

Prove e ripetizioni

Il più recente report sull'uso di questa strategia, pubblicato dall'inglese Journal of Public Mental Health presenta uno studio effettuato su 19 istituti scolastici che hanno applicato la Drumbeat. Si è riscontrato un 10% di incremento nell'autostima dei ragazzi, una riduzione dei problemi comportamentali nel 29% degli studenti e un generale miglioramento delle competenze di relazione.


Più di 3000 operatori di numerosi settori educativi sono stati finora formati quali esperti della strategia. Nonostante questa sia stata originariamente sviluppata per prevenire i comportamenti antisociali di giovani aventi problemi con la giustizia o di abuso di sostanze e alcol, la Drumbeat è attualmente applicata a un segmento molto più ampio della popolazione. Viene infatti adottata con successo nei centri di riabilitazione per dipendenza da droga e alcol, centri di salute mentale, centri che si occupano di minori che hanno subito maltrattamenti, cliniche dove vengono curati disordini alimentari, carceri degli adulti, e perfino nella cura degli anziani. Non facendo affidamento solo sulla comunicazione verbale, Drumbeat può essere modificata per adattarsi alle differenti situazioni intellettuali e culturali, e per superare le barriere linguistiche che sono spesso presenti, ad esempio, tra rifugiati o tra persone con disabilità.

"Noi incoraggiamo persone con differenti background professionali, ad adattare ai loro gruppi di utenti e di clienti la strategia,  comunicandoci poi gli esiti di questo lavoro. In questo modo siamo stati in grado di adattarla e applicarla  a un gran numero di contesti, molto differenti tra loro" sostiene Faulkner.

Cindy Mathers da quando ha iniziato ad applicare la strategia ai suoi gruppi di ragazzi, non ha perso contatto con le loro famiglie al termine dell'esperienze. Ha poi visto i giovani suonare le percussioni in diverse occasioni per i loro familiari e per i loro amici. "Se riesci a coinvolgere il più difficile gruppo di giovani della tua comunità e li fai diventare tanto sicuri nel suonare da riuscire ad esibirsi nel corso di eventi della loro comunità, questo significa che la Drumbeat è una strategia davvero vincente".

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