- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Genitorialità
Il figlio di Marta ha iniziato a picchiarla quando aveva 14 anni. "Semplicemente non sapevo cosa fare" ha raccontato lei. "Se qualcun altro mi avesse colpito, avrei chiamato la polizia. Ma questo era mio figlio! Non volevo che fosse arrestato, ma volevo che l'abuso si fermasse.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Se un ragazzo deve trascorrere la messa alla prova in comunità per arrivare all’estinzione del reato, la fuga è una grave trasgressione. Per questo ci ritroviamo nell’aula del dibattimento a metà percorso, accusa difesa servizio sociale e tutti quanti noi, per capire che cosa è successo.
Le ragioni di questo ragazzo afghano colpiscono anche noi del collegio. E in un attimo avverto il limite del rito e la nostra presunzione, che avevamo perfino pensato di averlo “messo alla prova”.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Il dialogo tra genitori e figli, ma anche tra vecchie e nuove generazioni, è sempre stato difficile e complicato da gestire e con l’avvento delle nuove tecnologie la sfida si è rilevata ancora più ardua.
Da una parte infatti lo svincolo adolescenziale porta i giovani a staccarsi in modo repentino dai genitori per iniziare a muovere i primi passi sul suolo dei grandi in modo a volte sfrontato, a volte timido, a volte esagerato, mentre dall’altra gli adulti, nella verifica del loro stesso percorso genitoriale, rimangono sbalorditi nell’assistere a questo distacco che assume toni e forme difficili da gestire e da comprendere.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Nel mondo
Gli adolescenti sono più propensi a dichiararsi colpevoli di reati che non hanno commesso, perché non sono ancora in grado di prendere decisioni mature quanto un adulto.
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
I giudici dovrebbero sapere. Di più, dovrebbero vederli. Dovrebbero assistere a quel pianto silenzioso, quel mormorio di labbra, quel grazie ripetuto increduli, dovrebbero, magari nascosti dietro una tenda, per non inibirli, ammirare quell’incontenibile esplosione di gioia che si tramuta, talvolta, in un improvvisato balletto.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
Il cosiddetto cybergossiping si verifica quando due o più persone fanno commenti e danno giudizi su un dispositivo digitale su una terza persona la quale non è “presente”. Questo tipo di comportamento online è piuttosto comune tra gli adolescenti quando si scambiano di messaggi o quando interagiscono sui social network.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Di due genitori, se uno solo resiste in genere è la madre. Non stavolta, che cultura, abitudini e patologie psichiatriche rendono la mamma davvero poco affidabile. Resiste il padre, ci sono i nonni paterni, ma quando la lancetta si avvicina all’adolescenza la ragazza presenta il conto.
Mi è nata con l’etichetta
come la merce del supermercato.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Fermo immagine: Marina 30 anni dopo una notte insonne a calmare il piccolo Valerio di pochi giorni telefona entusiasta a Thomas, il marito, per dirgli di aver risolto i suoi problemi di comprensione dei pianti del piccolo: “Tesoro, finalmente riusciremo a dormire la notte, stai sereno. Ho scaricato un App che mi dice perché Valerio piange. Non mi sembra vero, appena torni a casa te la faccio vedere, e vediamo che cosa straordinaria hanno inventato per mamme disastro come me. Si chiama “Baby Cry Translator App” e quando Valerio piange ci fa capire per quale motivo lo fa: se ha fame, se ha il pannolino sporco, se sta male, se ha sonno o è a disagio per qualcosa: È davvero spettacolare!”
L’essere genitori, la trasformazione e la crescita che questo delicato processo identitario comporta, fatta di gesti, acquisizioni, scoperte, fallimenti, dubbi, mettono alla prova i futuri genitori, già a partire dai primi momenti di gestazione fino alla nascita del bambino, momento che rappresenta, dal punto di vista operativo, lo starting point per iniziare ad agire finalmente da mamma e papà.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Narrazioni
Quando ero una giovane adolescente, mia madre era solita guardare trasmissioni che presentavano e discutevano esperienze di dipendenza. Capitava spesso a quell'epoca, nei programmi televisivi serali. "Amo il tossicodipendente, odio la dipendenza" diceva mentre sorseggiava la sua bibita gassata. Non si immaginava che sarei diventata proprio come i personaggi delle storie che venivano raccontate e scorrevano sullo schermo.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
"Mamma, papà perchè le immagini non scorrono e rimangono ferme?"
Questa volta si parte da un video scaricato da You Tube (https://www.youtube.com/watch?v=OI5WN35k5jY), nel quale viene dimostrato in maniera diretta e molto efficace, senza troppi paroloni, l’effetto dei dispositivi digitali (in particolar modo del touch screen) sul terreno più rigoglioso per eccellenza quale è l’infanzia. Osservandolo facciamo esperienza in modo partecipe sia dell’attivazione dei nostri neuroni specchio, di cui mi riservo di discuterne presto, sia della trasformazione del gesto che si esprime nella testimonianza intenzionale della bambina già nei primi mesi di vita. Potremmo dire che il bambino nell'era digitale, ancor prima di camminare, riesce a toccare lo schermo, a sfogliarne le immagini, a cercare di sportarle, nell’euforia gratificante di compiere azioni simil-adulte, grazie alla magia delle dita che sanno come ripetere ciò che vedono intorno.