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L’adolescenza viene spesso descritta come un tempo di scoperta, crescita e sperimentazione. Ma per la maggior parte dei ragazzi è anche un periodo in cui si accumulano grandi pressioni: la scuola, i social, le amicizie che cambiano, la ricerca di sé all’interno di un mondo vissuto ora con maggiore e crescente indipendenza. Tutto questo può trasformarsi in un peso difficile da sostenere, e se lo stress non viene gestito bene, può aprire la strada ad ansia, esaurimento o disturbi fisici.

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In questo scenario, la famiglia assume un ruolo decisivo. Le ricerche dimostrano da tempo che le relazioni familiari influenzano profondamente la capacità dei giovani di affrontare le sfide, rendendoli più o meno vulnerabili. Un clima di comunicazione e sostegno all’interno della casa può davvero fare la differenza: lo stress non può essere eliminato, ma il suo impatto può essere attenuato.

Comunicazione e genitorialità: ascoltare prima di correggere

Uno dei fattori che rappresentano una potente protezione per la salute mentale degli adolescenti è una comunicazione aperta e calorosa. I ragazzi affrontano meglio le difficoltà quando sentono che in famiglia ci sono ascolto, incoraggiamento e comprensione, più che regole o forzature.

Gli adolescenti crescono meglio quando i genitori sanno coniugare aspettative elevate con la convalida delle loro emozioni. Non servono premi o voti eccellenti per farli sentire apprezzati: basta riconoscere i loro sforzi e dare valore ai loro progressi, come suggeriscono molti pedagogisti. Anche la semplice presenza – ascoltare senza giudicare o intervenire subito – offre spazio ai ragazzi per esprimersi davvero.

Un genitore che sa perdonare, anche quando è deluso, insegna ai figli a risolvere i problemi in modo sano. Semplici gesti quotidiani, come chiedere “Com’è andata la giornata?” o dire “Vedo che sei stressato, sono qui per te”, rafforzano la fiducia e insegnano che lo stress può essere condiviso, e non portato da soli.

Cultura, identità e senso di appartenenza

Lo stress non nasce nel vuoto: è influenzato dalla cultura, dalle tradizioni e dai valori familiari. Alcune culture valorizzano la perseveranza e il successo, altre l’armonia e il rispetto. Nessuna è migliore dell’altra, ma ognuna pone sfide diverse.

In questo contesto, l’orgoglio culturale può diventare una risorsa potente contro lo stress. Preparare piatti tradizionali, celebrare feste di famiglia o semplicemente mantenere vive le proprie radici aiuta i ragazzi a sentirsi parte di qualcosa. Le tradizioni diventano un’ancora in un mondo che spesso li tira in direzioni opposte.

Coltivare l’identità culturale non significa chiudersi, ma costruire una base solida da cui esplorare. Raccontare la storia familiare, mantenere la lingua d’origine, partecipare a eventi culturali o comunitari offre ai giovani un senso di stabilità e fiducia in sé. Quando l’identità è vissuta in modo positivo, diventa una fonte di forza e non di conflitto.

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Gestire lo stress nella vita quotidiana

Oltre ai grandi discorsi, la gestione dello stress passa per le abitudini di ogni giorno. Dormire a sufficienza, mangiare in modo equilibrato e muoversi regolarmente sono pilastri essenziali, come confermano numerose ricerche. Piccole azioni familiari – una passeggiata dopo cena, cucinare insieme, spegnere i dispositivi per un po’ – rafforzano i legami e migliorano il benessere.

Ogni famiglia può anche trasmettere il proprio modo di affrontare la tensione: per alcuni è la meditazione o anche la preghiera, per altri la risata o la condivisione. L’obiettivo non è trovare una soluzione unica, ma creare un ambiente dove i ragazzi possano sperimentare e scoprire cosa li aiuta davvero.

Anche la rete di sostegno allargata – amici, insegnanti, parenti, allenatori – è fondamentale. Gli adolescenti che possono contare su adulti di fiducia al di fuori della famiglia si sentono meno soli.

Perfino la tecnologia, se usata bene, può contribuire al benessere. Parlare apertamente di social media e stabilire limiti chiari aiuta i ragazzi a usarli in modo sano e consapevole. Così, ciò che spesso genera stress può trasformarsi in uno strumento di connessione.

Sostenere la salute mentale degli adolescenti, in definitiva, spiegano gli esperti di psicologia dello sviluppo, non richiede soluzioni straordinarie né genitori perfetti. Sono le attenzioni quotidiane, l’ascolto e l’empatia a costruire la resilienza.

La cultura, se accolta e valorizzata, può diventare un’alleata nel fronteggiare lo stress: un ponte tra radici e futuro. Offrendo ascolto e un senso di appartenenza, le famiglie donano ai propri figli due cose fondamentali: radici solide e energie per avviarsi con sicurezza verso il futuro.


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