Orari regolari per la cena e impegni da rispettare nella vita all'interno della casa, suddivisione di compiti e partecipazione alle esigenze della quotidianità familiare. Stabilire routine coerenti a casa per i propri figli potrebbe generare da parte loro un rifiuto, ma potrebbe anche metterli nella condizione giusta per ottenere risultati positivi, in futuro, nella vita.

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I ricercatori dell'Università della Georgia hanno riscontrato che i ragazzi che hanno avuto una vita familiare più regolare e “routinaria” durante l'adolescenza, sono quelli che, in percentuale, si iscrivono poi all'università e hanno meno probabilità di far uso di alcol e sostanze nella giovane età adulta. Queste le principali conseguenze positive, che si affiancano ad altri esiti di "successo" ottenuti nell'ambito dei loro diversi impegni.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati di recente sul Journal of Adolescent Health.

"Se dobbiamo fare la differenza nelle nostre vite e nelle vite dei nostri familiari, dobbiamo fare la differenza nella vita di tutti i giorni" ha dichiarato l'autore principale Allen Barton, assistente ricercatore presso il Centro per la ricerca familiare dell’Università della Georgia.

"Le routine hanno un ruolo importante nel far sì che questo accada".

I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da più di 500 adolescenti afro-americani, residenti in provincia, iniziando a "monitorarli a partire da quando avevano 16 anni, seguendoli fino ai 21 anni.

Gli adolescenti i cui genitori, e caregiver, avevano definito in modo più preciso e rigoroso le loro routine familiari – quali. ad esempio, orari regolari dei pasti, tempo di sonno più elevato, impegni costanti e rispettati per il tempo del doposcuola - sono stati quelli che, nel gruppo in esame, facevano un minor consumo di alcol, manifestavano un maggiore autocontrollo e un maggiore benessere emotivo, nonché tassi più elevati di iscrizione all’università da giovani adulti.

I ricercatori hanno anche analizzato campioni biologici degli adolescenti e hanno scoperto che quelli con più routine familiari durante l'adolescenza presentavano livelli più bassi di epinefrina, un ormone dello stress.

I benefici delle routine di famiglia persistevano in genere, nei riscontri, anche dopo che i ricercatori prendevano in considerazione altri fattori come i livelli e la qualità della genitorialità "di supporto", i problemi del nucleo familiare e lo status socioeconomico del nucleo.

La routine, la coerenza e la prevedibilità, suggeriscono le ricerche, hanno una potente influenza sulla vita di un adolescente.

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"Spesso perdiamo di vista gli aspetti banali della vita, ma se riusciamo a stabilire un controllo sulle parti più ordinarie e quotidiane dell'esistenza, allora penso che possiamo avere un impatto maggiore su alcune cose più grandi" ha spiegato Barton.

"Questi risultati evidenziano come sia davvero importante il modo in cui si struttura l'ambiente domestico e la vita familiare di un figlio".

La ricerca ha importanti implicazioni per gli interventi incentrati sulla famiglia, sottolinea lo studioso, in quanto porta a concentrare di più l’attenzione su un aumento della prevedibilità e delle routine positive a casa.

"La grande conclusione del nostro lavoro è che, per aiutare un ragazzo ad affrontare e a saper navigare nei complessi anni dell’adolescenza, bisogna rendere la sua vita prevedibile" conclude Barton.

"Sono state realizzate molte ricerche sull'importanza delle routine per uno sviluppo sano, in riferimento ai bambini piccoli. Questi nostri risultati sono tra i primi a mostrare che anche per gli adolescenti, a quanto pare, le routine e le scansioni regolari del quotidiano all’interno della vita familiare, sono altrettanto potenti per efficacia per un loro positivo sviluppo".

 

Il testo della ricerca, “The profundity of the everyday: Family routines in adolescence predict development in young adulthood,” è disponibile sul sito disponibile su sciencedirect.com.