A volte i genitori si trovano in disaccordo sulle strategie educative e sulla “disciplina” da esercitare con i figli. È una cosa piuttosto comune, in quanto le coppie sono formate da persone che provengono da ambienti diversi e hanno temperamenti differenti. Uno può essere più tollerante, l'altro severo.

20200917 discipline 3

Sebbene queste differenze a volte possano essere complementari, rischiano però di portare a conflitti. Cosa dovrebbero fare i genitori quando non sono d’accordo sulle strategie disciplinari?


Quando i genitori non sono d'accordo

È abbastanza frequente che in una coppia si abbiano opinioni diverse quando si tratta di disciplina. Ad esempio, i genitori spesso non sono d’accordo su quando intervenire con una conseguenza per un comportamento del figlio. Un genitore potrebbe ritenere che un ragazzo non debba essere sollecitato quando ha un impegno da rispettare e che, se poi non lo assolve o se lo dimentica, lo si debba punire magari non dandogli la mancia settimanale o non consentendogli di fare una certa cosa.

L'altro genitore, tuttavia, potrebbe credere che i ragazzi debbano avere maggiori possibilità per mettere alla prova il suo impegno, prima di ricevere una punizione.

A questo punto, però, spesso la questione delle regole per i figli viene messa da parte e il tutto si trasforma in una discordia coniugale.

È dunque bene parlare delle divergenze man mano che si verificano per evitare che emergano problemi più grandi in futuro, capirsi su questo consentirà ai genitori di “fare squadra”.


Conseguenze dei disaccordi

I disaccordi sulla genitorialità possono facilmente portare a problemi coniugali. A volte un genitore si schiera con i figli e crea un "noi" contro l'altro genitore. Quindi, invece di lavorare insieme i genitori iniziano a mettersi l'uno contro l'altro.

Oltre questo, non è mai positivo per i figli quando i genitori hanno frequenti disaccordi sulla disciplina. Se uno dei due tende a essere più duro, probabilmente diventerà il "cattivo" e figli inizieranno presto a chiedere cose e a confidarsi con l'altro genitore.

Questo può portare a problemi di comunicazione non solo tra i partner ma tra uno dei genitori e i figli. Ma il problema va ben oltre, in quanto comportamenti incoerenti fanno sentire i ragazzi, soprattutto quelli più piccoli, ansiosi perché non sono sicuri di cosa aspettarsi.

Quando si discute con il proprio partner, è bene tenere presente che il problema non è solo l'argomento specifico. Dietro la questione c'è sempre l'amore e la preoccupazione dei genitori per i loro figli. Quando un genitore è convinto che un approccio sia migliore di un altro per educare un figlio, questa emozione arriva al culmine. Di conseguenze, un attacco al suo stile disciplinare può essere sentito come un attacco al suo amore per i figli.


Qualche suggerimento per gestire i disaccordi

L’educazione è un processo permanente per genitori e figli. I bisogni di un figlio evolvono nel tempo e variano con l'età. I genitori probabilmente cambieranno parallelamente, imparando dalle loro esperienze genitoriali.

È importante accettare che prima o poi sorgeranno differenze con il partner in merito alla genitorialità, a meno che uno dei genitori decida di prendere posizione. Esistono molti modi diversi per crescere un figlio. Quando si hanno opinioni diverse, è essenziale rispettare l'opinione dell’altro. Questo non significa essere d'accordo con lui. È un bene sentirsi a proprio agio nell'accettare di non essere d'accordo, ricordando sempre che le differenze sulle questioni educative e disciplinari riflettono il desiderio di entrambi di essere i migliori genitori possibili.

Si può iniziare considerando i quattro principali stili genitoriali (autoritario, autorevole, permissivo, disinteressato) e vedere quale descriva meglio il proprio approccio. Poi si può determinare se il proprio coniuge utilizzi o meno un approccio simile o diverso. Capire come ognuno affronta lo stesso problema con una prospettiva diversa può essere utile.

È anche probabile che si abbiano temperamenti differenti. Uno può avere una maggiore tolleranza per alcuni comportamenti e l’altro una maggiore tolleranza per altri comportamenti. Bisogna poi considerare come ciascuno dei temperamenti si adatti a quello di ogni bambino, in quanto questo è uno dei fattori che influenzano l'efficacia della strategia educativa.

20200917 discipline 3a


Trovare un terreno comune

Dopo aver identificato le differenze con l’altro, occorre cercare un terreno condiviso. È probabile che si abbiano abbiate obiettivi simili per i figli. Probabilmente entrambi i genitori si impegnano per fa sì che i figli crescano in modo da diventare adulti responsabili. Si hanno solo opinioni diverse su quanta autodisciplina ci si debba aspettare da un figlio.

I genitori dovrebbero elaborare un piano che entrambi possano accettare di seguire. Non occorre necessariamente essere d'accordo su ogni singolo aspetto, ma essere d'accordo sul fatto che si possa seguire quel piano di fronte ai figli. È probabile che entrambi i genitori, su questo, debbano fare un piccolo compromesso.

Ad esempio, si potrebbe essere entrambi d'accordo sul fatto che al ragazzo verranno ricordati ogni giorno gli impegni. Se poi questi non li porta a termine, non otterrà la mancia settimanale o avrà un’altra “punizione”. Questa potrebbe essere una conseguenza efficace per responsabilizzarlo.


Stabilire le regole della casa

Lavorando insieme, i genitori possono stabilire le regole della casa, regole che vengono ritenute da entrambi importanti. Possono bastarne una decina, assicurandosi di includere regole generali sul rispetto, le faccende e compiti domestici.

Quindi, si possono definire un elenco di possibili conseguenze su cui entrambi i genitori concordano quando le regole vengono infrante. Potrebbe essere necessario avere conseguenze diverse per ogni figlio. Parimenti, dovrebbero essere stabilite ricompense per quando i figli seguiranno le regole.


Presentare un “fronte” unito 

È bene per i genitori accettare di presentare un fronte unito ai ragazzi. Condividere le regole con i figli e accettare che ugualmente le conseguenze che seguiranno. La sicurezza che il fronte unito darà ai ragazzi è probabilmente più importante della strategia disciplinare che verrà utilizzata.

È importante mantenere un comportamento appropriato di fronte ai figli. Se questi vedono i genitori litigare, è più probabile che risolvano i conflitti in un modo simile, esacerbando i toni. I disaccordi vanno espressi quando i due genitori saranno da soli, lontano dai figli.

Quando i tuoi figli chiedono a uno dei due di fare qualcosa, quando possibile è bene non dare una risposta finché non si parli prima con il proprio partner. Se un figlio chiede di andare a casa di un amico di sera, gli si può rispondere che prima si deve parlare con l’altro genitore. Questo invierà al ragazzo il messaggio che i genitori sono concordi e comunicano tra loro sulle decisioni da prendere.

Ogni settimana sarebbe bene dedicare del tempo per parlare con il proprio partner delle strategie genitoriali, senza aver paura di provare cose nuove e apportare modifiche al piano stabilito secondo le necessità, assicurandosi solo di parlare in anticipo ai figli dei cambiamenti.

Man mano che i ragazzi crescono, i loro bisogni cambieranno e le strategie disciplinari dovranno cambiare con loro. Se una strategia disciplinare non funziona, occorrerà un lavoro di squadra per sviluppare un piano diverso. Esistono molti modi diversi per affrontare i problemi comportamentali ed è importante essere flessibili con il proprio approccio.

Essere genitori non è facile e, viste le differenze tra le persone, sarebbe sorprendente se una coppia di genitori non sperimentasse conflitti nella scelta dei modi migliori per crescere i propri figli. La cosa importante è ricordare sempre che si può non essere d'accordo senza mancare di rispetto all’altro.

Essere uniti come genitori è uno dei regali più grandi che si possano fare ai propri figli. È bene trovare sempre il modo di scendere a compromessi, ricordando che per entrambi l’obiettivo è lo stesso, amare e guidare i figli al meglio delle proprie capacità.