Era il 1908 quando l’allora Guardasigilli Vittorio Emanuele Orlando dava disposizioni affinché fosse istituita la figura di un Giudice specializzato per i Minorenni. La circolare del Ministro Orlando dava così vita a un percorso di grande attenzione agli interessi di bambini e adolescenti che porterà alla nascita del “Tribunale per i minorenni” nel 1934, e quindi, sotto la spinta di molti cambiamenti culturali e di alcuni interventi molto illuminati e innovativi del nostro Legislatore (penso in particolare alla Riforma del Diritto di Famiglia del 1975 e alla Riforma della Giustizia Penale Minorile del 1988) ha portato l’Italia ad affermarsi prima ancora della Convenzione Onu del 1989 come uno dei Paesi più avanzati al mondo in fatto di Tutela dei Minorenni.

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Oggi, mentre l’Europa riconosce pienamente all’Italia il ruolo di guida nella legislazione minorile, imponendo a tutti gli Stati membri, attraverso la Direttiva “Giusto processo penale minorile, di adeguarsi al più presto al sistema italiano, un altro Ministro della Giustizia Orlando, il giovane esponente Pd Andrea, si appresta a mettere il suo nome su una Riforma che abolirà i Tribunali per i Minorenni.

È infatti appena stato approvato alla Camera, e si appresta a passare alla Commissione Giustizia del Senato, il “Disegno di Legge governativo per l’efficienza del processo civile”, noto alle cronache proprio col nome di “Riforma Orlando”.

In sintesi questo nuovo Ministro Orlando, a 108 anni dall’intervento innovatore del suo omonimo predecessore, si appresta a passare alla storia come colui che, nello stesso testo di Legge, istituisce i Tribunali per l’impresa e per il mercato … e sopprime i Tribunali per i minorenni. Già, perché le cose stanno così: fino alla fine dello scorso anno, la Riforma prevedeva un “inoffensivo” passaggio di competenze dai Tribunali per i minorenni all’istituendo Tribunale della Famiglia.


la Riforma ridurrà drasticamente la specializzazione dei Giudici
chiamati a intervenire
in materia civile, amministrativa e penale minorile,
e annullerà la specializzazione dei Procuratori


Ma a gennaio, la inaspettata approvazione in Commissione Giustizia della Camera di un emendamento proposto dalla deputata Pd Donatella Ferranti, ha cambiato tutto, portando alla soppressione dei Tribunali per i Minorenni e delle Procure presso i Tribunali per i minorenni, a favore di sezioni specializzate presso i Tribunali ordinari, che accorperebbero anche le competenze sulle separazioni in presenza di figli minorenni.

Sono abituato a dare per certa la buona fede, e quindi ritengo che i Deputati abbiano votato il ferale emendamento nella convinzione di portare un miglioramento al Sistema, e non di assestare un colpo mortale agli interessi di bambini e adolescenti. Ma purtroppo di questo si tratta: la Riforma ridurrà drasticamente la specializzazione dei Giudici chiamati a intervenire in materia civile, amministrativa e penale minorile, e annullerà la specializzazione dei Procuratori, chiamati a decidere se promuovere o meno l’azione dei Giudici, col risultato che risulteranno sostanzialmente inapplicabili le Leggi a Tutela dei Minorenni, che necessitano di altissima competenza per essere interpretate e applicate.

La Riforma parla di Sezioni Specializzate; lo faceva anche quando, con l’introduzione nel 2012 della giusta parificazione tra lo status di figli naturali, legittimi e adottivi, ha stabilito di passare ai Tribunali ordinari la competenza su tutte le separazioni con figli minorenni.

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Risultato? Milano e poche altre città hanno effettivamente dato vita a Sezioni Specializzate … ma nella quasi totalità dei Tribunali Italiani questo non è successo, con il risultato che a occuparsi di separazioni delicatissime, dove i figli vengono massacrati dalla conflittualità dei genitori e dove sarebbe massima la necessità di competenza, sono quasi sempre Giudici che non hanno nessuna specializzazione sui Minori, e che sono soliti occuparsi di questi procedimenti, al pari di processi per incidenti stradali, marchi aziendali, ecc … . Ecco, questo è quanto accadrà su tutta la legislazione minorile, se la Riforma dovesse passare anche al Senato.

È il peggiore degli incubi per noi Operatori della Tutela; tanto è che hanno emanato comunicati stampa durissimi contro la Riforma tutte le rappresentanze degli “attori” della Giustizia Minorile: l’Associazione Italiana Magistrati Minori e Famiglia, l’Associazione Nazionale Magistrati, l’Unione delle Camere Minorili, l’Ordine degli Assistenti Sociali e degli Psicologi, tulle le maggiori sigle del Terzo Settore, riunite per il monitoraggio in Italia della Convenzione Onu per i Diritti del Fanciullo.


la Riforma renderà la giustizia minorile incapace
di trattare bambini e adolescenti come tali
e li assimilerà agli adulti


Gherardo Colombo, riferendosi alla Riforma, ha detto che renderà la giustizia minorile incapace di trattare bambini e adolescenti come tali, ma che li assimilerà agli adulti. Sono convinto che abbia colto nel segno: per dare seguito alle nostre straordinarie leggi a tutela dei minorenni è indispensabile una altissima specializzazione e una assegnazione in via esclusiva dei magistrati.

Adesso il legislatore deve ascoltare l’appello così coeso di chi opera e conosce la giustizia minorile: stralciare da una Riforma che nasce per “favorire l’impresa e il mercato” tutti gli articoli che intervengono sui minorenni, e aprire un confronto per dare vita a una Riforma accurata e condivisa.

Perché i Senatori colgano l’importanza di questa richiesta è necessario che alla nostra voce si unisca quella di migliaia di cittadini. È per questo che da Milano, in supplenza del totale silenzio dei media sulla questione, abbiamo dato vita a una petizione, che chiediamo di firmare e far firmare a più persone possibile.

Certi che i cittadini informati vorranno sostenere la nostra richiesta e non seppellire la scelta di attenzione ai bisogni dei minori aperta 108 anni fa dal Ministro Orlando.


articolo precedentemente pubblicato da Arcipelago Milano