E’ per me l’ultimo giorno. Esco dal tribunale dei minorenni dove ho lavorato negli ultimi anni. In pensione. Ma ecco che leggo lo ‘schema di disegno di legge delega al governo’ per l’efficienza del processo civile.

20141002 Minori

{xtypo_quote_right}Bambini in pericolo, in stato di abbandono, lacerati da adulti inadatti e dipendenti da sostanze, violenti; rapporti tra genitore e figlio gravemente compromessi, sui quali intervenire, per salvarli se possibile, e per proteggere il giovane{/xtypo_quote_right}

 


Vi si prevede, tra altro, l’istituzione di sezioni specializzate per la famiglia e la persona presso tutti i tribunali, con competenza nelle materie civili oggi spettanti al tribunale minorile, cui resterebbero le penali, cioè una parte minore, così che non avrà più senso quel tribunale specializzato, che dovrà scomparire.

 

Senza una discussione approfondita, si cancella un istituto del 1934 che ci vede, almeno qui, in linea con le raccomandazioni europee. Non solo: nel 2002 il governo Berlusconi fece analoga proposta, respinta dal Parlamento anche perché poco conforme alle prescrizioni costituzionali sulla difesa dell’infanzia. Colpisce che ora si insista. Bambini in pericolo, in stato di abbandono, lacerati da adulti inadatti e dipendenti da sostanze, violenti; rapporti tra genitore e figlio gravemente compromessi, sui quali intervenire, per salvarli se possibile, e per proteggere il giovane.

Vittime di abusi cui consentire la via della ripresa. Occorrono qui vere specializzazioni, magistrati dediti solo a questo, in costante rapporto con psicologi e servizi sociali. Non possono esserci in ogni tribunale tali strutture, né presso una sezione specializzata delle Corti d’appello, non destinata esclusivamente a quel compito. Tradizione ed esperienza come quelle accumulate dai tribunali minorili non si improvvisano. Né è provato che vi sarebbe risparmio. Ma anche se vi fosse, nel momento dell’immigrazione intensa, della crisi che emargina, si deve tirare così la corda sui bambini e i ragazzi? No, è davvero troppo.

Adriano Sansa, presidente emerito del Tribunale per i Minorenni di Genova

(testo già pubblicato da Famiglia Cristina)