Gli adolescenti non fanno distinzioni tra le emozioni negative in modo chiaro quanto lo fanno i bambini o i giovani adulti, secondo uno studio pubblicato da Psychological Science , rivista della “Association for Psychological Science”.

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Lo studio fa luce su come le esperienze emotive variano a seconda delle età e perché l'adolescenza possa essere un periodo particolarmente vulnerabile nello sviluppo emotivo.

"Abbiamo trovato una traiettoria di sviluppo piuttosto interessante quando si tratta della differenziazione delle emozioni" afferma lo psicologo Erik Nook della Harvard University, autore principale dello studio.

"I bambini tendono a riferire di provare solo un'emozione alla volta, producendo esperienze emotive differenziate ma limitate: gli adolescenti iniziano a sperimentare unitamente le emozioni ma non sono in grado di differenziarle bene. Gli adulti invece sono capaci sia di co-sperimentare che differenziare le emozioni".

"Questi risultati suggeriscono che l'afflusso di emozioni co-sperimentate nell'adolescenza rende questo periodo più torbido in riferimento alle emozioni che si provano" spiega Nook.

Nello studio, 143 partecipanti, di età compresa tra 5 e 25 anni, hanno completato una serie di attività legate alle emozioni.

Per valutare la comprensione delle diverse parole riferite alle emozioni, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di definire 27 termini differenti di emozione. I ricercatori hanno utilizzato cinque di questi termini - arrabbiato, disgustato, triste, spaventato e sconvolto - in un successivo compito di differenziazione emotiva.

In questo compito, i partecipanti hanno visualizzato una serie di 20 immagini che mostravano una scena negativa di qualche tipo. I partecipanti hanno indicato quando percepivano ciascuna delle cinque emozioni negative osservando un'immagine, facendo scorrere una barra su una scala fino al numero appropriato (da 0 = per niente a 100 = molto).

I risultati hanno rivelato una curva a forma di U nelle esperienze dei partecipanti di emozioni negative, con differenziazione tra emozioni che diminuiscono dall'infanzia all'adolescenza e che aumentano di nuovo dall'adolescenza alla prima età adulta.

Sebbene i bambini mostrassero un'elevata differenziazione emotiva, le loro valutazioni differivano dai partecipanti di altre età in quanto le emozioni che riportavano non si sovrapponevano – i più piccoli mostravano una tendenza più forte a riferire di provare un'emozione alla volta.

Gli adolescenti, d'altra parte, erano più propensi a riportare di provare diverse emozioni altamente correlate contemporaneamente. Gli adulti tendevano invece a riferire di provare diverse emozioni contemporaneamente, ma sembravano essere in grado di distinguere tra emozioni tramite appositi test.

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"Abbiamo scoperto che la forma non lineare per la differenziazione delle emozioni nasce perché è più probabile che i bambini riportino di provare solo un'emozione alla volta" afferma Leah Somerville, docente dell'Università di Harvard, autore senior dello studio.

"Queste valutazioni singole delle emozioni si traducono in esperienze emotive differenziate, ma non sono simili ad un adulto perché gli adulti differenziano le emozioni anche quando sono co-sperimentate".

I risultati mostrano che i mezzi con cui gli individui differenziano le emozioni variano in base alla loro fase di sviluppo, suggerendo una traiettoria evolutiva che potrà essere confermata in una ricerca futura con dati longitudinali.

E i risultati illuminano una delle ragioni per cui l'adolescenza è un tempo speciale, più vulnerabile, dello sviluppo emotivo.

"L'adolescenza è un periodo di rischio elevato per l'inizio della psicopatologia, e ora sappiamo che questo è anche un periodo in cui c'è meno chiarezza in ciò che si sente - qualcosa che molto lavoro scientifico già svolto ha collegato alla malattia mentale" dice Nook.

"Abbiamo bisogno di fare molto più lavoro per tracciare un legame solido tra queste due cose, ma è possibile che l’incremento delle emozioni co-sperimentate renda più difficile per gli adolescenti differenziare e regolare le proprie emozioni, potenzialmente contribuendo al rischio di malattie mentali".

"Speriamo di poter andare oltre, con nuovi studi. Questa scoperta potrebbe aiutarci a saperne di più sul fatto che, in certe situazioni, le emozioni evolvono in una direzione negativa durante l'adolescenza" conclude Nook.

 

Riferimento bibliografico:
Erik C. Nook, Stephanie F. Sasse, Hilary K. Lambert, Katie A. McLaughlin, Leah H. Somerville.
The Nonlinear Development of Emotion Differentiation:
Granular Emotional Experience Is Low in Adolescence
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Psychological Science, 2018