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L'adolescenza è una fase critica nella ridefinizione di se stessi. I cambiamenti significativi nella personalità, in connessione con le trasformazioni fisiche e psicologiche caratteristiche di questo momento della vita, tendono a indebolire l'autostima.

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Il gruppo dei coetanei (compagni, amici, partner affettivi...) può essere un mezzo per rimediare a questo problema in quanto fornisce sicurezza all'adolescente. Ad esempio, uno studio condotto in Francia con più di 600 adolescenti, di età compresa tra 14 e 18 anni, ha mostrato che i giovani tendono ad avere meno fiducia nei propri giudizi e cercano più approvazione esterna quando si integrano in un gruppo.

L'adolescenza segna quindi uno spostamento del baricentro della vita quotidiana: mentre il bambino è soprattutto limitato alla cerchia familiare, l'adolescente cerca di prendere le distanze dai genitori e di adottare le norme di un gruppo di ragazzi coetanei. Confrontandosi così con i suoi compagni, l’adolescente costruisce la sua identità sociale.

Socialità digitale

In precedenza, gli adolescenti si incontravano in luoghi pubblici - cinema, caffè, piazze dei villaggi - o nella natura. Oggi sul web si aprono loro altri spazi di dialogo, soprattutto perché hanno sempre più tecnologia a disposizione: dagli 11 anni in su, più dell’80% dei giovani, secondo alcuni sondaggi, possiede uno smartphone. Il picco di incremento delle dotazioni di smartphone si ha alla fine delle elementari con il 5% di possesso a 9 anni, contro il 40% a 10 anni.

Secondo alcune recenti indagini YouTube è tra i social network più consultati. La maggior parte dei ragazzi lo utilizza per la formazione, soprattutto con i tutorial, la metà per l'intrattenimento e un terzo per trovare consigli di acquisto e scoprire nuovi prodotti.

Il genere è una variabile chiave per comprendere i diversi usi dei giovani in termini di social network. Ad esempio, i ragazzi visitano YouTube più regolarmente rispetto alle ragazze, che preferiscono Instagram e Facebook.

Oggi, le piattaforme con video brevi sono in aumento, al punto da scuotere il gigante YouTube. TikTok sarebbe ora davanti a YouTube nel tempo medio mensile per utente negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei con un tempo di visualizzazione medio di quasi 26 ore al mese, contro meno di 16 ore per YouTube. Tuttavia, a livello globale, YouTube mantiene il primo posto in base al tempo totale trascorso dagli utenti e TikTok è al sesto posto, nonostante non sia stato tra i primi 10 nel 2019.

Condivisione di esperienze vissute

Visualizzando e condividendo i video di altre persone su YouTube, gli adolescenti si posizionano in relazione a loro. La socialità virtuale è vissuta come un'estensione della socialità reale e le persone con una socialità offline altamente sviluppata hanno anche una significativa attività sociale online.

YouTube, come altri social network, offre all'adolescente l'opportunità di dar forma all'impressione di sé desiderata, con l'obiettivo di "sembrare affascinante e alla moda" e ricevere l'approvazione dei pari. Migliaia di giovani pubblicano video in cui si esprimono davanti alla telecamera, molto spesso dall'ambiente domestico della loro camera da letto. Stare a casa non è più sinonimo di isolamento, anzi.

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Molti sociologi hanno dimostrato che il lavoro di costruzione dell'identità fa parte del gioco con lo spazio e gli oggetti: la stanza dell'adolescente diventa un'estensione del sé. I giovani usano YouTube come strumento di "identità fai da te". Sperimentano nuove presentazioni di se stessi, creando una moltitudine di comunità di appartenenza, attorno a vari temi, che si tratti di manga, videogiochi, attraverso la bellezza o la moda, ma tutti esprimono comunque una ricerca di sé.

Ciò che conta è la condivisione di esperienze vissute, scandite da tappe e/o domande, ad esempio una rottura sentimentale, una molestia morale o anche l'annuncio di un coming out... Ma al di là dei video di consumo, gli adolescenti sono anche co-produttori di contenuti e informazioni online: creano i propri filmati e li condividono con la community tramite i social network digitali.

Di fronte all'avvento delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, hanno potuto sviluppare competenze specifiche. Alcuni arrivano addirittura ad avviare una propria azienda, lanciando prodotti e marchi.

Youtuber star

Gli adolescenti di oggi chiedono a gran voce "video generati dagli utenti": 8 adolescenti su 10 preferiscono annunci che mostrano persone reali nella vita di tutti i giorni. In questa socialità su YouTube emergono poi delle “star”, che diventano modelli per adolescenti in cerca di consigli.

Le giovani ragazze si identificano con fashion blogger, attorno a temi come moda, bellezza, cucina… Molti Youtuber battono in continuazione record e hanno milioni di abbonati.

Tutti usano lo stesso linguaggio degli adolescenti, esprimendosi sulle loro emozioni, le loro impressioni, le loro esperienze attraverso mini-video e sentimenti di adolescenti vengono ascoltati facendo commenti.

YouTube può rappresentare un pericolo in termini di incoraggiamento al consumo, poiché le aziende cercheranno di coinvolgere direttamente o indirettamente (idee, suggerimenti, comunicazione, ecc.) gli adolescenti nel processo creativo dell'offerta.

Inoltre, occorre tenere a mente le basi essenziali dell'educazione ai media e avere pensiero critico durante la navigazione tra le proposte video, per contrastare eventuali le trappole di notizie false che possono sorgere. Tuttavia, questo social è un campo che offre strumenti interessanti per aiutare i giovani a esprimersi. Da qui la sfida agli adulti di comprendere meglio questi usi della comunicazione online per supportarli e controllarli meglio.


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