- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
La buona notizia è che pochi giorni fa il giovane scrittore Gholam Najafi, che attualmente collabora con l’Università di Padova, è diventato cittadino italiano.
- Scritto da Elena Buccoliero
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In questi giorni mi viene in mente Alfredino Rampi. Chi è della mia generazione o un poco più vecchio ricorderà quel bimbo che cadde in un pozzo a Vermicino, vicino a Frascati, e morì dopo 60 ore e diversi tentativi di soccorso. Le prime 18 vennero diffuse in diretta Rai. Tutta l’Italia quel giorno si bloccò davanti al televisore sperando che Alfredino potesse farcela. L’Italia tutta intera, per quel bambino così uguale al figlio di ogni spettatore che ne avesse uno. Così uguale a un fratellino, per chi lo aveva. Lo ritrovo in rete: era il 13 giugno 1981; lui aveva sei anni, io dieci.
- Scritto da Elena Buccoliero
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Nell’oceano virtuale c’è una nuova piattaforma alla quale attraccare per chi desidera essere vicino ai ragazzi e alle ragazze minorenni non europei che arrivano in Italia senza un familiare. Si tratta di Tutori in rete, curato dalla Rete nazionale delle associazioni e gruppi informali di tutori volontari di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA). Per comprenderne il valore è bene ricordare di chi stiamo parlando.
- Scritto da Elena Buccoliero
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“Io glielo dirò, domani, cosa avete fatto. Entrerò in classe e leggerò ai miei studenti le dichiarazioni del ministro che ha detto: «Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità». Le leggerò e mi siederò lì ad ascoltare cos’hanno da dire. Hanno dodici anni, i miei studenti. Ed è giusto che sappiano”.
- Scritto da Elena Buccoliero
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Nel nostro paese che invecchia, solo nella ridotta minoranza che arriva da altri Paesi il 20% ha meno di 18 anni. Ciò nonostante l’Italia si guarda bene dall’accogliere chi scappa da qualsiasi guerra (oltre quella tra Russia e Ucraina), dalla povertà o da condizioni climatiche tali da mettere a rischio la stessa sopravvivenza.
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Devono essere proprio pericolose le persone in fuga dalla povertà e dalla guerra, se non vengono soccorse in mare. Anche se così facendo le si consegna alla morte per fame o per disidratazione. Anche se sono neonati.
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17 giugno 2022. Oggi con estremo rammarico sono qui a dirvi che devo fermare il mio lavoro. Non mi era mai successo in tanti anni. Devo fermarmi perché non ho più fondi, con la speranza che sia uno stallo di solamente poche settimane.
È la richiesta di aiuto di Nawal Soufi, attivista per i diritti umani che attualmente si trova sulla rotta balcanica.
- Scritto da Elena Buccoliero
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È calendarizzato per il 24 giugno alla Camera l’avvio del dibattito parlamentare sul cd. Ius Scholae, la proposta di legge che vede come primo firmatario l’On. Brescia e introduce una modifica importante alla norma ormai trentennale che regola il riconoscimento della cittadinanza italiana.
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La retorica della guerra insiste sui bambini. Un’amica mi scrive su questo, infastidita. Si domanda per quale ragione la vita di un bimbo dovrebbe valere di più di quella di un ragazzo di vent’anni, o di un vecchio di novanta.
- Scritto da Elena Buccoliero
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Fosse proprio vero che il nostro Paese, nell’accoglienza delle persone straniere, predilige quelle che riconosce come simili – cosa di cui siamo giustamente accusati, insieme al resto d’Europa, per una commozione diseguale di fronte a vittime di catastrofi simili – ci sarebbe almeno un effetto collaterale positivo: il riconoscimento della cittadinanza italiana ai ragazzi e alle ragazze nati da genitori stranieri, nei nostri confini o altrove, ma in ogni caso cresciuti in Italia.