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Essere genitori porta grandi quantità di gioia, di orgoglio, è un’occasione di crescita personale e di fare tante esperienze positive altrimenti impossibili, ma comporta anche sfide molto impegnative e uno stato di attenzione costante alla vita dei figli. Almeno per la maggior parte delle persone.

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Queste sfide, l’energia necessaria per affrontarle e la tensione che comportano, possono avere un impatto sul benessere mentale ed emotivo dei genitori. Lo provano molte ricerche, che confermano quello che si sa da sempre: la genitorialità è stressante.

I ricercatori che stanno approfondendo le caratteristiche di questo stress, stanno trovando ulteriori evidenze di come influisca sulla condizione psico-fisica delle madri e dei padri.

Un recente studio sullo stress genitoriale condotto da un team di ricerca della Florida State University e della Vanderbilt University, ha scoperto che i genitori hanno livelli di depressione significativamente più alti rispetto agli adulti che non hanno figli.

Lo studio ha messo in luce alcuni dei fattori di rischio più elevati, rilevando che alcune “categorie” di genitori hanno livelli di depressione più elevati rispetto ad altri genitori. Coloro che hanno mostrato più sintomi di depressione includevano genitori di figli giovani adulti, sia ancora conviventi che fuori casa, e i genitori che non hanno l’affidamento dei figli minorenni.

All’opposto, coloro che hanno mostrato i sintomi di rischio inferiore per la depressione includevano i genitori che vivono con figli biologici minori, con figli adottivi minorenni o con i figli del partner avuti da un’altra unione.

Questi ultimi risultati sono sorprendenti, in quanti è molto diffusa la convinzione che questi genitori, in particolare, affrontino la maggior quantità di stress.

Sempre dalla ricerca emerge che i genitori sposati presentano meno sintomi depressivi di quelli che non erano sposati. Un altro dato significativo, poi, è che sia stato riscontrano che la depressione colpisce allo stesso modo uomini e donne, una scoperta che in realtà ha molto sorpreso i ricercatori, poiché era incoerente con gli studi precedenti e contraddice una supposizione storicamente consolidata, la quale ritiene che il peso e lo stress della genitorialità gravi maggiormente sulle donne.

In realtà, tutti i genitori sono a rischio. Non esiste una categoria di genitore tra tutte quelle sopra elencate che abbiano sperimentato livelli di depressione inferiori rispetto ai non genitori, cosa che i ricercatori hanno trovato sorprendente, soprattutto perché altre caratteristiche di questi adulti, come l’essere sposati e occupati, sono legati a livelli maggiori di benessere emotivo.

Inoltre, è stato sorprendente per gli studiosi scoprire che questi sintomi depressivi non scompaiono quando i figli crescono e escono di casa. I ricercatori ritengono che questo sia dovuto al fatto che i genitori si preoccupano ancora per i propri figli e per come se la stanno cavando nel mondo. È un’apprensione che dure per tutta la vita: dal momento in cui sono neonati con coliche, a quando poi più grandi fanno i capricci fino ai giorni in cui sono preoccupati per i loro problemi di lavoro o coniugali.

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I ricercatori ritengono che questo sia dovuto semplicemente al fatto che i genitori hanno più cose di cui preoccuparsi rispetto alle persone che non hanno figli. Come detto, dal benessere di quando i figli di quando hanno pochi mesi di vita fino a quando loro stessi dovranno trovare lavoro, un partner, e avere figli a loro volta.

Non è che i genitori non siano contenti dei loro figli o del loro ruolo, ma il costo emotivo della genitorialità può essere alto, soprattutto per quelle famiglie che sono più isolate socialmente e non sempre hanno il sostegno della comunità o di parenti, in quanto non sono inseriti in una famiglia più allargata.

"Dipende dal modo in cui si vive la genitorialità in questa società" affermano i ricercatori. "Spesso la si esercita in modo isolato, senza supporti, e spetta ai genitori da soli, con le loro risorse individuali farlo bene. I successi sono loro merito, ma anche i fallimenti sono sentiti solo come loro responsabilità. È emotivamente estenuante".

Qualcosa che può comportare un’ulteriore difficoltà per i genitori è che si parla poco di genitorialità. I genitori si rendono conto di quanto supporto sarebbe necessario. Questo studio, osservano gli autori, può aiutare i genitori a capire che hanno un ruolo stimolante oltre che gratificante, vengono riconosciuti e convalidati i sentimenti che potrebbero provare e li si incoraggia a cercare sostegno sociale, oltre che a prendersi cura di se stessi.

"I genitori dovrebbero sapere che non sono soli; anche le altre persone che hanno figli si sentono come loro. Quello del genitore è un ruolo davvero difficile, ma lo idealizziamo nella cultura occidentale. La genitorialità non è come quella che si vede negli spot televisivi".

Per gestire lo stress prodotto dalla genitorialità e prendersi cura della propria salute emotiva, è di vitale importanza che i genitori siano sempre consapevoli dei rischi depressivi e di quale sia il loro stato personale. È importante che adottino misure per gestire lo stress in modi che siano per loro efficaci, sia che si tratti di mantenere viva la relazione affettiva della coppia, o che si tratti di passare in modo regolare del tempo con gli amici, o anche di partecipare a gruppi di sostegno dei genitori, o semplicemente di trovare una routine di esercizio fisico che possa essere stabilmente inserita all’interno della loro fitta agenda di impegni.

La cura di sé è infatti un aspetto importante della gestione dello stress che può essere più difficile da mantenere come genitori, ma che non deve essere trascurata. Cose come dormire regolarmente, mantenere una dieta sana e fare abbastanza esercizio fisico e avere tempi di riposo e inattività, sono tutte cose importanti e devono essere assolutamente fatte dai genitori. E poi, è importante anche che gli adulti giochino e si divertano con i loro figli, trovando nel gioco momenti di benessere condiviso.


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