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Una buona genitorialità richiede empatia, compassione e l’impegno a mettere in secondo piano alcuni dei propri bisogni, in sostanza, necessita di molti dei tratti che non si possono trovare in un genitore narcisista.

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La psicologia che studia l’impatto del narcisismo nelle relazioni familiari fa rilevare che molti tratti del narcisismo, in particolare un senso di superiorità esagerato e irrealistico che fa sentire al di sopra delle regole e dei doveri, sono in aumento.

La genitorialità narcisistica non consiste, spiegano gli esperti, nel vantarsi sui social media o nel costringere i propri figli a rigorose attività extrascolastiche. Va molto più in profondità ed è uno dei modi più tossici per crescere i propri figli. I genitori narcisisti hanno difficoltà a permettere ai figli di diventare se stessi o di soddisfare i loro bisogni.

Alcuni tratti della personalità e del comportamento rivelano la componente narcisistica di questi adulti. Ad esempio, vedono i loro ragazzi come una fonte di convalida.

I narcisisti spesso ostentano i successi e i traguardi raggiunti dai loro figli. Li si può notare mentre si vantano costantemente online di loro, della loro bellezza o del loro talento.

A meno che qualcosa non riguardi le conquiste e gli ottimi risultati del figlio, questo tipo di genitore è di solito controllato, distaccato e disinteressato al figlio. In genere svalutano il bisogno di contatto o di convalida dei loro ragazzi e invece li vedono come uno strumento per soddisfare questi bisogni per loro se stessi.

I genitori narcisisti sono emotivamente reattivi, ma non considerano le emozioni dei loro figli. I narcisisti sono spesso arrabbiati e aggressivi quando si sentono delusi o frustrati. Se credono che il loro ragazzo sia critico o provocatorio, possono perdere il controllo. Queste reazioni possono manifestarsi con urla, improvvisi attacchi di rabbia o, nei casi più gravi, anche con la violenza fisica.

Al contempo, le emozioni degli altri possono mettere a disagio le persone narcisistiche, che possono anche provarne disprezzo. Potrebbero spingere i loro ragazzi a non condividere per nulla le loro emozioni svalutandone le difficoltà, con frasi come: “Lascia perdere, non è stato un grosso problema” o “Smetti di lamentarti e diventa più forte”.

Mettono sempre al primo posto i loro bisogni. A volte gli adulti hanno bisogno di mettere al primo posto i problemi del mondo reale: un turno di lavoro notturno imprevisto che non può essere evitato o i lavori domestici che occuperanno un intero pomeriggio. Ma i genitori davvero narcisisti si aspettano che siano i ragazzi a fare sacrifici per loro, in modo che da poter fare o avere quello che vogliono.

Ad esempio, se a un genitore di questa categoria piace praticare un certo sport e fare una certa attività nel fine settimana, i suoi ragazzi devono farlo anche loro pur controvoglia. Se il genitore ha un impegno personale, anche non di particolare importanza, non lo perderà mai, nemmeno a scapito di qualcosa che per i suoi figli può essere davvero importante.

I genitori narcisisti hanno limiti molto ridotti. Possono essere piuttosto invadenti. Quando non ne hanno voglia, non interagiranno con i loro ragazzi, ma quando vogliono che i figli li convalidino, possono sentirsi in diritto di interromperli in quello che stanno facendo e chiedere loro di fare quello che vogliono loro.

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Possono porre domande indagatorie o essere critici in modo anche invadente e offensivo, commentandone il peso, l’aspetto o altre caratteristiche.

Mantengono il loro potere dividendo o facendo preferenze. Possono avere un figlio prediletto con il quale si complimentano eccessivamente, ad esempio, mentre parlano male di un altro.

Questo può far sentire i ragazzi molto a disagio e psicologicamente insicuri, portandoli a credere di aver bisogno di andare sempre d’accordo o di dover fare impressione sul genitore narcisista per evitare la sua ira e mantenere una buona considerazione all’interno del nucleo familiare.

Scaricano la colpa sui loro figli. I narcisisti hanno il bisogno di sentirsi perfetti, quindi si sottraggono alle responsabilità dei loro passi falsi e ne incolpano i figli. Possono essere crudeli quando si sentono criticati e i loro commenti in genere feriscono.

Potrebbero esprimere risentimento e lamentele, scaricando sui figli la colpa: di essere troppo stanchi alla sera, di non aver potuto fare una grande carriera professionale a causa loro, e così via.

Col tempo, i figli di genitori narcisistici interiorizzano questi commenti e iniziano a incolpare se stessi, arrivando a credere che i loro bisogni facciano stare peggio gli altri.

Si aspettano poi che i loro ragazzi si prendano cura di loro. Questo spesso si estende fino all’età adulta, quando il genitore narcisista può essere piuttosto manipolatore. Una frase comune potrebbe essere quella che afferma che, avendo nutrito, vestito, cresciuto i figli, questi ora lo devono al genitore. Si aspettano che i figli forniscano loro assistenza e supporto più avanti nella vita.

Psicologi ed esperti di genitorialità consigliano, se ci si ritrova in uno qualsiasi dei tratti comportamentali e personali descritti sopra, di non preoccuparsi. Tutte le persone hanno un certo livello di egoismo e narcisismo. Esistono diverse strategie che si possono utilizzare per cambiare la propria mentalità e le proprie abitudini.

Più di tutto, evitare di essere manipolatori o di mentire ai propri figli. Se questi, ad esempio, affermano qualcosa che dà fastidio sentire sul proprio comportamento, non bisogna semplicemente controbattere o negare. Li confonderebbe ulteriormente. Bisogna andare loro incontro con empatia, scusandosi e aprendosi al dialogo, chiedendo loro come si sentono e arrivando a stabilire una comunicazione aperta.

I comportamenti narcisisti degli adulti non sono facilmente individuabili e interpretabili dai ragazzi, e possono avere conseguenze negative sulla loro personalità a lungo termine. Possono poi, inoltre, riprodursi, generando un circolo vizioso. Vanno dunque compresi e affrontati a partire anzitutto da se stessi.