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È vero: gli adolescenti spesso vengono fraintesi. Ma a quanto pare i ragazzi stessi hanno idee sbagliate e cadono in terribili fraintendimenti riguardo a quello che stanno facendo i loro coetanei, quando si tratta di sesso, droga e studio, errori di valutazione che spesso li spingono a conformarsi ad abitudini sociali che non esistono non esistono nella realtà.

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Questo è quanto emerge da una nuova ricerca, la quale rivela che gli adolescenti sovrastimano la quantità di droga, il livello di consumo di alcol e i comportamenti sessuali dei quali i loro coetanei stanno facendo esperienza. Allo stesso tempo, sottovalutano la quantità di tempo che i loro coetanei trascorrono a studiare o a fare esercizio fisico.

"Il comportamento dei pari in genere viene sono grossolanamente frainteso o mal percepito da parte degli adolescenti, non solo da atleti e bulletti ma anche dai cervelloni e da quelli un po' esauriti" afferma il professor Mitch Prinstein, della University of North Carolina, alludendo alle quattro categorie in cui sono stati suddivisi i giovani. 


gli adolescenti tendono a conformarsi a stereotipi
che non sono più tanti plateali e comuni
come pensavamo una volta


"Gli adolescenti tendono a conformarsi a stereotipi che abbiamo visto in "The Breakfast Club", ma quegli stereotipi non sono più tanti plateali e comuni tra di loro come pensavamo una volta" .

Lo studio ha esaminato le percezioni e i comportamenti di 235 partecipanti di seconda liceo, di una scuola frequentatata da studenti di reddito medio.

A seguito di un metodo comunemente usato nelle ricerche con adolescenti, sono stati individuati cinque gruppi basati sulla considerazione e sulla reputazione tra i pari: i popolari socialmente orientati, gli atleti orientati allo sport, gli esauriti orientati alla devianza e alla trasgressione, i cervelloni orientati al successo scolastico, e poi gli studenti che non rientravano in nessuna di queste categorie. Atleti e popolari riportano punteggi più alti in riferimento alla simpatia rispetto a cervelloni e esauriti, ed è stato quindi attribuito loro uno status di livello.

Gli studenti hanno riferito in via confidenziale diversi loro comportamenti abituali, consentendo ai ricercatori di confrontare il comportamento reale e quello percepito dai ragazzi dei diversi gruppi.

 

Le impressioni sbagliate

Il confronto tra i vari gruppi, a partire da quello che i singoli avevano riferito come loro comportamenti rapportato a quello che gli altri pensavano di loro, ha messo in grande evidenza le "impressioni molto sbagliate".

Anche gli adolescenti nei gruppi di "status elevato" avevano percezioni esagerate dei comportamenti a rischio dei coetanei appartenenti al loro stesso gruppo.

Con riferimento al consumo di sigarette, gli studenti del gruppo dei popolari hanno riferito di aver fumato circa 1,5 sigarette al giorno nell'ultimo mese, mentre altri all'interno e all'esterno del loro gruppo pensavano avessero fumato tre sigarette al giorno. Gli atleti hanno dichiarato di non fumare del tutto o quasi, ma gli altri hanno valutato fumassero almeno una sigaretta al giorno. 


hanno riferito livelli di comportamenti sessuali e trasgressivi,
sempre però nella legalità


Secondo la percezione dei loro compagni di scuola, non solo gli atleti fumavano di più, ma anche facevano uso di alcol e avevano attività sessuali in misura ben maggiore di quanto poi non fosse nel loro comportamento reale.

Anche gli esauriti avevano percezioni errate altrettanto significative: sì, fumavano marijuana più dei ragazzi degli altri gruppi, ma non tanto quanto i loro coetanei pensavano facessero. Sono anche stati ritenuti usi al furto o ai danneggiamenti, con frequenza ben superiore alla realtà, così come molto meno propensi allo studio di quanto poi non fossero effettivamente. 

Di fatto, atleti e popolari- i due gruppi sociali ai quali vengono solitamente attribuite maggiori potenzialità e capacità di influenzare i comportamenti degli altri - hanno riferito livelli di comportamenti sessuali e trasgressivi, sempre però nella legalità, non significativamente differenti da quelli degli esauriti e dei cervelloni, secondo allo studio. 

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La sensibilità al giudizio dei coetanei

"I risultati dello studio portano brutte nuove per gli adolescenti popolari, dimostrando che non sono usi a festeggiamenti e al sesso tanto quanto le altre persone credano facciano", ha detto il professor Prinstein. 

D'altra parte, il gruppo dei cervelloni ha dichiarato di studiare in media la metà del tempo che i loro coetanei pensavano dedicassero a tale attività.

Siccome gli adolescenti sono sensibili al giudizio dei loro coetanei e spesso cercano di emulare i ragazzi cool, i ricercatori stanno lavorando per capire meglio il ruolo che svolgono i coetanei durante questo periodo caratterizzato da una forte suggestionabilità. Questo particolare studio ha di fatto messo in luce il livello di erronee percezioni tra gli adolescenti e le sue implicazioni. 

"Questa ricerca di identità a volte può portare gli adolescenti nella direzione sbagliata", ha detto Geoffery Cohen, un co-autore e professore presso la Stanford Graduate School of Education. 


hanno sviluppato l'idea che i coetanei 
fossero abituali a questi comportamenti


Un secondo polo dello studio ha seguito un gruppo di studenti del primo anno di una scuola agricola, frequentato da ragazzi provenienti da famiglie a basso reddito, fino alla terza superiore per esaminare il rapporto tra la percezione degli adolescenti dei comportamenti dei loro coetanei di classe sociale più elevata e, in generale e il loro stesso uso di droga. 

I ricercatori hanno trovato che gli aumenti nel consumo di sostanze che gli studenti hanno segnalato durante lo studio durato due anni e mezzo - ad esempio aumento del numero di sigarette fumate, di consumo di marijuana e di uso di alcol - è risultato prevedibile in base alla percezione che loro avevano di quanto stavano facendo i loro coetanei "popolari" e di più alto status.

Cioè, quelli che hanno sviluppato nel corso dell'anno, in prima superiore, l'idea che i coetanei popolari fossero abituali a questi comportamenti e consumi, sono risultati a più alto rischio, due anni più tardi, in terza superiore, di adottare loro stessi quei comportamenti.

Quelli con una percezioni più di consumo di sostanze da parte dei loro coetanei popolari già all'inizio della prima superiore, hanno fatto riscontrare incrementi più veloci del proprio stesso consumo di droga nel corso del tempo, suggerendo che le percezioni errate contribuiscono a sviluppare i comportamenti a rischio. 

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I comportamenti percepiti

Le implicazioni dello studio, che è stato pubblicato nel mese dalla American Psychological Association, sono preoccupanti.

"I risultati suggeriscono che gli adolescenti hanno una percezione caricaturale del comportamento dei loro coetanei (in modo particolare per i peer classificati come di status sociale elevato) e vengono influenzati da quei grandi fraintendimenti della realtà".

Il potente effetto delle abitudini percepite è stato rilevato anche in una serie di altri studi di Prinstein, Cohen, e dei loro colleghi.


gli studenti delle superiori sono altamente influenzabili
dalle abitudini rischiose dei loro coetanei


Utilizzando una chat room simulata sperimentalmente, i ricercatori hanno scoperto che gli studenti delle superiori sono altamente influenzabili dalle abitudini rischiose dei loro coetanei più popolari - anche quando queste abitudini sono state sperimentalmente manipolate, piuttosto che fondate su rilevazioni reali.

Inoltre gli studenti di prima superiore che pensavano che i loro coetanei popolari avessero un alto numero di partner sessuali e che sono risultati molto incuriositi e affascinati da tali comportamenti nella chatroom sperimentale, sono risultati a maggior rischio di un innalzamento dei loro stessi comportamenti un anno e mezzo più tardi.

"Gli adolescenti non sono conformi a ciò che fanno gli altri, ma quello che pensano gli altri facciano. L'insegnamento di questa ricerca è che gli adolescenti si sbagliano. La maggior parte dei loro compagni non hanno comportamenti a rischio nella misura in cui loro pensano accada" ha consluso il professor Prinstein.


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