Non ci si crede. Quando provi a spiegare, a chi non lo sa, che nella medesima casa circondariale, dietro le stesse sbarre, sebbene ovviamente in sezioni differenti, stanno ristrette a scontare la loro pena, 72 donne di diversa nazionalità e 66 uomini, i quali, tutti, sono lì ad espiare una condanna per reati a “riprovazione sociale”, vale a dire reati sessuali, la reazione immediata è di incredulo stupore.
