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Il crescente interesse dei figli adolescenti per le questioni del sesso e le prime esperienze sessuali pongono una grande sfida ai genitori e possono complicare la vita dei giovani. Il modo in cui se ne parla, o non lo si fa, varia da famiglia a famiglia, a seconda di convinzioni, sensibilità, valori.

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Gli esperti, psicologi e terapeuti, spiegano che disagio e differenze di valori quando si discute di questo argomento delicato, sono comprensibili. Quello che conta, però, è l'autenticità dei genitori, che dovrebbero dichiarare ai figli di voler riuscire a parlare della crescente importanza dei sentimenti sessuali nella loro vita e nelle loro relazioni, di come pensano al sesso, alla sessualità e all'attività sessuale, e di come vorrebbero gestire le loro scelte.

Quando iniziare la discussione

Il suggerimento, per iniziare in modo utile questo scambio, è di farlo intorno ai 9-13 anni. Nella prima adolescenza i ragazzi rifiutano le vecchie definizioni e attività ed esplorano esperienze più esterne alla famiglia. Allontanandosi dal rifugio più semplice e sicuro della famiglia, sorge in loro una crescente attenzione a comportarsi da “grandi” con i coetanei, ed è qui che inizia a entrare in gioco l'interesse per il sesso.

Poiché il sesso è un argomento primario quando si parla con i coetanei, i genitori devono aver aperto un dialogo con i figli, per contrastare quanto di distorto viene detto loro.

L'intensificazione dell'interesse sessuale in questo periodo è dovuta alla pubertà, l'inizio della maturità sessuale, quando gli ormoni stimolano creano cambiamenti fisici (le mestruazioni nelle ragazze, l'eiaculazione nei ragazzi, per esempio) e suscitano una preoccupazione più personale su come apparire, come vestirsi in modo attraente, come agire socialmente, e così via.

È dunque l’inizio dell'adolescenza il momento in cui il sesso deve iniziare a far parte del confronto tra genitori e figli.

I diversi approcci

Alcune convinzioni poco efficaci sono diffuse tra i genitori, sostengono gli esperti. Ad esempio, che ignorando la questione lo faranno di conseguenza anche i figli, o che non parlarne porterà ai ragazzi di evitare esperienze precoci. Oppure, al contrario, che parlandone li si stimolerà a farlo. O anche che parlarne una volta sola sia sufficiente.

Questo modo di negare la questione non offre preparazione o protezione ai giovani.

La conversazione su questi temi, invece, deve essere “normale” e continua, in particolare sulla questione biologica, sulle caratteristiche della sessualità e sulla vera e propria attività sessuale.

Il sesso come biologia

I genitori, suggeriscono gli esperti, possono parlare del sesso come di una spinta fondamentale al servizio di due funzioni umane fondamentali: la riproduzione umana e l'intimità interpersonale.

Da un lato i meccanismi fisici che portano alla riproduzione, necessaria per la sopravvivenza della specie.

Dall’altro, l’intimità emotiva, l’affetto, la vicinanza, l’interazione sociale che producono il desiderio sessuale e l’attrazione fisica.

I giovani devono poi conoscere i rischi di gravidanza, malattia e possibili maltrattamenti che derivano dall'essere sessualmente attivi, in modo da non subire danni.

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Sessualità

Parlare di sessualità conferisce identità e produce energia. I genitori possono spiegare come la sessualità non sia semplicemente binaria, quando ci si identifica come femmina o maschio, e ognuno è attratto solo sessualmente dall'altro. Questo è il modello dominante, ma non è l’unica possibilità per gli esseri umani.

Esiste uno spettro di variazione. Ad esempio, ci sono individui assegnati a un sesso alla nascita in base a come si presentano biologicamente che arrivano a identificarsi poi con un genere diverso. Quando si tratta di attrazione, ci sono donne che sono sessualmente attratte da altre donne e maschi che sono sessualmente attratti da altri uomini. E ci sono quelli che si sentono spinti in entrambe le direzioni.

I giovani che si discostano dalla norma dominante hanno bisogno di trovare e ricevere accettazione, sottolineano gli psicologi, non censura, nel definire chi e come si sentono sessualmente identificati e attratti.

È importante, in altre parole, non confondere il sesso biologico (maschio/femmina) con la costruzione sociale del genere (uomo/donna). Le persone transgender e di genere diverso sperimentano una disconnessione tra sesso e genere. Una donna transgender, per esempio, viene considerata maschio alla nascita in base al suo corpo, ma la sua identità di genere è quella di una donna.

Su questo i genitori dovrebbero fornire rassicurazioni ai figli: qualunque sia la loro sessualità, avranno sempre il loro amore.

Sesso come attività

In questa direzione, si potrebbe forse parlare del comportamento sessuale come un vortice di scelte complicate in cui l'incomprensione, la pressione sociale e l'accresciuta eccitazione possono rendere molto complesso il processo decisionale responsabile.

È quindi importante stabilire alcune differenze, mettendo nel campo positivo le emozioni sessuali, il parlare di sesso, la pianificazione anziché l’impulso; in quello negativo il sesso forzato da pressione fisica o emotiva, in condizione di non lucidità, fatto troppo precocemente, senza protezione.

Un ragazzo dovrebbe essere convinto che l’amore non deve necessariamente portarlo a fare sesso, se non lo sente. E, viceversa, che trovare il sesso non significa trovare l’amore. E poi che avere esperienza sessuali non dimostra di essere diventati “uomini” o “donne”. Se poi il sesso sembra giusto a uno ma non all’altro, significa che è probabilmente sbagliato per entrambi.

Quando si cerca il sesso per conquista, la persona conquistata può sentirsi usata. E l'intimità fisica del sesso spesso suscita anche un bisogno di intimità emotiva, mentre il sesso impersonale può gratificare la curiosità e il desiderio, ma può essere triste.

Per quanto riguarda il "sexting", l’atto di inviare informazioni e immagini sessuali su se stessi, un genitore deve ricordare ai figli che l’autoesposizione sessuale ha un valore duraturo. È fuori dal controllo personale, non può essere revocata.

La maggior parte dei genitori comprende come le questioni sessuali siano di crescente interesse per i loro figli adolescenti, ma differiscono ampiamente nelle convinzioni su come questo argomento dovrebbe essere presentato. In ogni caso, suggeriscono gli esperti di sessualità giovanile, in base ai valori che sostengono dovrebbero affrontare la questione nei tre ambiti indicati: biologia, sessualità e attività.

Per come è oggi la nostra situazione culturale, il sesso è un argomento spesso socialmente sovraccaricato e distorto. A un'età ancora impressionabile, i giovani sono sotto costante pressione commerciale, il sesso viene reso affascinante, idealizzato, sensazionale, erotizzato e sfruttato per guadagno economico.

Gli adolescenti subiscono la pressione di immagini sessuali irreali attraverso la pubblicità, la moda e l'intrattenimento televisivo fin dalla tenera età. Nei media più popolari, il messaggio comune sembra essere che nulla può dare forza, essere più piacevole, assicurare di più la felicità e portare al successo come l'immagine sessuale, il fascino sessuale e l'attività sessuale.

Il lavoro dei genitori, sottolineano gli psicologi, quando parlano con i loro ragazzi di sesso, è apprezzarne l'importanza ma riconducendolo a termini umani e realistici.


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