Viviamo in un’epoca in cui creatività e originalità sono qualità sempre più richieste, non solo nell’arte, ma in qualsiasi campo: dalla tecnologia alla comunicazione, dallo studio al lavoro. Un fattore tanto più importante da sviluppare nei giovani, in considerazione di quanto possa aiutare a “proteggere” il loro futuro anche professionale dall’impatto dell’Intelligenza artificiale sul mondo delle professioni.
Tutti hanno fatto l’esperienza di sentirsi bloccati o senza ispirazione proprio quando ce ne sarebbe più bisogno. Proprio in questi momenti la poesia può diventare un’alleata inaspettata, non solo perché ravviva e dà spazio alle emozioni, ma perché è capace di “risvegliare” il cervello e renderlo più elastico, creativo e pronto a trovare nuove soluzioni.
È quello che emerge da molti studi scientifici, i quali sottolineano il legame tra creatività e poesia.
Ricercatori nell’ambito delle neuroscienze affermano che partecipare ad attività mentalmente stimolanti che incoraggiano il pensiero creativo promuove la neuroplasticità (cioè cambiamenti nel cervello) e favorisce la neurogenesi: la nascita di nuovi neuroni.
Sottolineano che questo avviene perché, quando si legge poesia, si mettono in moto le proprie capacità linguistiche e interpretative.
In uno studio è stato richiesto ai partecipanti di leggere poesie di Shakespeare e altri grandi classici, sia nella forma originale che in una versione semplificata. Le versioni più complesse hanno provocato risposte cerebrali più intense nell’area del linguaggio.
Questi ricercatori osservano che anche i testi delle canzoni, i messaggi nei biglietti di auguri e i libri letti ai bambini sono esempi di poesia quotidiana che stimolano efficacemente il pensiero cognitivo e la creatività.
Un’altra ricerca ha analizzato come la ricezione di diversi tipi di poesia influenzi la creatività. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: il primo ha letto poesie fortemente metaforiche, il secondo ha letto testi non poetici. Prima e dopo la lettura, sono stati sottoposti a un test per misurare il pensiero divergente (cioè la capacità di generare idee fluide, flessibili e originali).
È stato inoltre analizzato l’impatto del contatto frequente con la poesia. I ricercatori hanno rilevato che chi ha letto le poesie ha mostrato un aumento di fluidità e flessibilità, mentre chi ha letto testi non poetici ha mostrato un calo nella fluidità di pensiero e originalità.
Si conclude da questo che l’esposizione prolungata alla poesia è benefica per il cervello e stimola la creatività.
Uno studio recente, pubblicato nella Creativity Research Journal, ha indagato l’impatto cognitivo della poesia sul pensiero creativo. I risultati hanno mostrato che leggere una poesia, soprattutto durante una pausa dalle attività abituali, può favorire il pensiero associativo libero, ossia la capacità di collegare idee in modo fluido.
Secondo uno degli autori, il dottor Bhattacharya, “quando leggiamo poesie che coinvolgono la mente, ma allo stesso tempo la lasciano vagare, si crea una sorta di flessibilità mentale. Ci libera dai confini del presente e permette all’immaginazione di fluire. Questo è l’ideale per compiti che richiedono connessioni fluide tra i pensieri”.
Gli autori della ricerca hanno notato che diversi partecipanti hanno sperimentato maggiori livelli di “libertà” mentale durante la lettura di poesie, insieme a un aumento della creatività associativa. La conclusione è che la poesia può stimolare il libero fluire mentale al punto da superare i blocchi creativi.
Esistono prove evidenti che anche solo leggere poesia stimola il pensiero creativo.
Ciò che emerge chiaramente è che la poesia — sia letta che scritta — è un potente stimolo per il processo creativo e andrebbe promossa in modo convinto e significativo nelle scuole di ogni ordine e grado.
Non solo può aumentare il “quoziente creativo” dei giovani, ma può anche risvegliare la creatività latente in loro nei momenti di maggiore affaticamento mentale.
Leggere e scrivere poesia può rappresentare lo stimolo ideale quando uno studente si sente bloccato e senza energie mentali. Un modo semplice e antico per restituirgli fiducia in se stesso e promuovere oggi il successo scolastico come domani le sue potenzialità di entrare in modo attivo e propositivo nel mondo del lavoro.