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Lucy sembra troppo giovane per essere una delinquente, addirittura una piromane.
Aveva solo 12 anni quando lei e tre suoi amici sono stati arrestati sulla scena di un incendio. Ammanettati e condotti alla stazione di polizia di Luton, vicino a Londra, dove sono state prese loro le impronte digitali. I tre ragazzi sono stati messi in celle separate.

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Stavamo scherzando tra noi nell'edificio comunale dove c'è la biblioteca. Avevamo comprato un accendino e dato fuoco a un pezzo di stoffa

Lucy: "Ero certa che sarei stata portata in prigione. In quel momento ho creduto che tutti i miei sogni di diventare un'insegnante di educazione fisica fossero finiti.

Ho cercato di raccontare al poliziotto che non avevo intenzione di fare quello che ho fatto, ma lui mi ha ribatutto solo: 'Stai zitta, marmocchia!'.

Quando mia mamma finalmente è arrivata, io piangevo e lei piangeva ancora più di me, ma lei era anche molto arrabbiata con me".


stavamo scherzando tra noi
nell'edificio comunale dove c'è la biblioteca.
Avevamo comprato un accendino e dato fuoco a un pezzo di stoffa


Lucy spiega cosa è successo quel giorno: "Stavamo scherzando tra noi nell'edificio comunale dove c'è la biblioteca. Avevamo comprato un accendino e dato fuoco a un pezzo di stoffa.

Pensavamo si fosse spento e ce ne siamo andati a casa per la cena. A un certo punto mi sono voltata e ho visto il fumo uscire da quella stanza.

Mi sono sentita molto, molto spaventata e terribilmente in colpa.

Sono tornata indietro e la polizia era già lì. Le mie dita erano tutte nere e quindi mi hanno arrestato".

Lucy è stata fortunata - è stata deferita al team di prevenzione del Luton Youth Offending Service, dove i giovani vengono presi in carico al di fuori del sistema di giustizia penale; con loro viene fatto un lavoro educativo per cercare di migliorarne il comportamento.

La coordinatrice del servizio di giustizia riparativa Chloe Randall afferma: "I giovani commettono errori e si ficcano nei guai, ma non è sempre prevedibile la gravità di quello che poi accade".

"Lavoriamo con loro per fargli assumere la responsabilità per quanto hanno fatto, in modo che possano capire come ci si sente ad essere una vittima".

Lucy ha chiesto scusa alla comunità e anche al servizio dei pompieri, per il tempo che ha fatto loro sprecare e per i danni provocati. Ha cambiato scuola e amici, e spera che nessuno scopra mai quello che ha combinato..

Le sue emozioni prevalenti sono di imbarazzo e rammarico. "La prossima volta darò ascolto a mia mamma" afferma.

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Dopo essere stato derubato del suo telefono cellulare e anche minacciato con un coltello in un'altra occasione, il diciottenne Peter (non è il suo vero nome) era terrorizzato di uscire, convinto che sarebbe stato di nuovo attaccato.

"Ho sofferto molto", ricorda. "Mi domandavo anche cosa ci fosse di particolare in me, perché mi fosse capitato per ben due volte di venire rapinato".

Peter è stato contattato dal Luton YOS qualche tempo dopo. Gli è stato chiesto se se la sentisse di incontrare l'autore dei reati che aveva subito, il quale si trovava adesso in un centro di detenzione a Bristol.

Peter ha accettato. Prima della visita e dell'incontro gli è stato garantito del counselling di supporto. "Ero ben preparato e sostenuto, e questo mi ha dato fiducia" racconta. "Quando ho incontrato il colpevole ero calmo. Lui si è scusato e ovviamente si è detto pentito per quello che aveva fatto.

Peter adesso è molto più cauto nei suoi spostamenti, ammette:"Ho ancora un po ' di ansia, ma sento di poterla gestire

Gli ho chiesto 'Perché proprio io?' E lui ha detto che era accaduto perché ero da solo e lui pensava che avessi con me qualcosa di valore, che avrebbe potuto vendere per comprare le cose che desiderava.

Ho anche discusso un piano di azione per il futuro con il gruppo dello YOS. Abbiamo concordato che se l'avessi visto di nuovo, ci saremmo riconosciuti, e salutati, ma avremmo proseguito ognuno per la sua strada".


Peter adesso è molto più cauto nei suoi spostamenti,
ammette:"Ho ancora un po ' di ansia, ma sento di poterla gestire"


Tra il 2010 e il 2014 ii servizi di giustizia riparativa hanno portato a una riduzione del 72% del numero di giovani che entrano nel sistema della giustizia minorile per la prima volta - grazie ad una combinazione di politica nazionale e locale e a forti investimenti in servizi di prevenzione come quelli erogati dallo YOS.

La direttrice del servizio, Liz King, ha detto: "Cerchiamo di accogliere e seguire tutte le persone coinvolte in attività criminose, comportamenti antisociali e risse, sia i giovani autori del reato che le vittime, consentendo a tutti di svolgere un ruolo nella riparazione del danno e di trovare un modo positivo per affrontare il futuro e ricostruire i legami sociali".

Questo è in netto contrasto con l'approccio storicamente adottato dalla giustizia che chiede solo: "Che cosa è successo? Di chi è la colpa? Qual è la punizione appropriata?"

Questa attività consente inoltre ad alcuni giovani autori di reato come Lucy di evitare di avere la fedina penale sporca.

La percentuale di giovani di Luton di età compresa tra i 10 e i 17 con una formale condanna giustizia minorile, comprese le prescrizioni, è quasi dell' 1%.

L'età media di quelli seguiti dallo YOS è 15,5 anni di età, di cui l'84% di sesso maschile. I reati vanno dall'incendio doloso, danneggiamento, furto con scasso, spaccio, frode e violenze sessuali.

Liz conclude dicendo: "Noi lavoriamo con le famiglie e con le scuole, facendo valutazioni caso per caso ma, ovviamente, la vittima è sempre il punto di riferimento principale di quello che facciamo."