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Il disturbo del comportamento è un disturbo psichiatrico comune e altamente pregiudizievole per le relazioni sociali e lo sviluppo. Di solito emerge nell'infanzia, o nell'adolescenza, ed è caratterizzato da una condotta gravemente antisociale e aggressiva, con atti che vanno dall’aggressione fisica, al  furto, ai danni alla proprietà e alla violazione dei diritti altrui.

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Una maggiore consapevolezza, una migliore diagnosi e un trattamento più efficace sono tutti necessari per ridurre il peso per la società di questa grave condizione comportamentale, il disturbo della condotta, secondo un nuovo studio, realizzato da un professore di psicologia della Louisiana State University.

"È necessario uno sforzo combinato per migliorare la diagnosi e il trattamento di bambini e adolescenti affetti da disturbo del comportamento, attraverso investimenti nella formazione su trattamenti basati sull'evidenza per questa condizione, facendo in modo di garantire che le famiglie possano accedere ai servizi di salute mentale di bambini e adolescenti.

Nella nostra università vengono offerti servizi diagnostici alla comunità per bambini e adolescenti con gravi problemi comportamentali dai 6 ai 17 anni attraverso il nostro Centro Servizi Psicologici, gestito dal Dipartimento di Psicologia" ha spiegato il co-autore dello studio Paul Frick, professore del Dipartimento di Psicologia dell'università.

Lo studio ha esaminato le evidenze provenienti da ricerche condotte in tutto il mondo e ha stimato la prevalenza del disturbo del comportamento nel 3% circa dei ragazzi in età scolare, e lo ha valutato come una delle principali cause di ricorso ai servizi di salute mentale per bambini e adolescenti.

Eppure paradossalmente è uno dei disturbi psichiatrici meno riconosciuti o studiati, e il finanziamento per la ricerca che lo riguarda è molto più ridotto rispetto a quanto viene investito per molti altri disturbi dell'infanzia.

L'evidenza dimostra che il disturbo del comportamento è associato a un costo personale, sociale ed economico eccezionalmente alto. L’incidenza del suo effetto sulla sanità e a livello personale è sette volte superiore a quello del disturbo da deficit di attenzione / iperattività, un disturbo molto più conosciuto. Mentre è probabile che i ragazzi con diagnosi di questo deficit possano anche mostrare segni di disturbo del comportamento, molto pochi di loro verranno diagnosticati o riceveranno un trattamento per quest'ultimo disturbo.

Il disturbo del comportamento è associato a un maggiore onere sanitario, per le sue conseguenze e effetti connessi, rispetto all'autismo.

"Nonostante sia associato a un altissimo danno personale, familiare e sociale, il disturbo del comportamento viene sottostimato e spesso non diagnosticato e non curato. Sfortunatamente, più a lungo si aspetta, più è difficile da trattare.

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Si può davvero prendere a esempio questo disturbo per il vecchio detto ‘prevenire è meglio che curare’. Inoltre, molti trattamenti che vengono utilizzati all’interno delle comunità non si sono dimostrati efficaci" prosegue il professor Frick.

Questo fallimento nell'affrontare e trattare il disturbo del comportamento nei bambini e negli adolescenti ha portato i ricercatori a lavorare al nuovo studio, che fa un appello per raggiungere una maggiore consapevolezza su questo disturbo, effettuando ricerche che ne migliorino la comprensione e la capacità di trattarlo.

Il testo - una panoramica completa di tutti gli aspetti del disturbo del comportamento, della sua diagnosi, della gestione clinica e dell'impatto a lungo termine - evidenzia le conseguenze negative e gli esiti che si possono verificare nell’età adulta se non viene diagnosticato correttamente o trattato.

In particolare rivela l'alto onere in termini di salute fisica e mentale per i pazienti e per le loro famiglie.

Nei ragazzi, il disturbo del comportamento è associato a un rischio più elevato di sviluppare depressione, ansia, abuso di alcol e di sostanze. Fino al 50 per cento delle persone con disturbo del comportamento sviluppano disturbi della personalità antisociale o borderline in età adulta, insieme a comportamenti criminali più gravi e coinvolgimento nelle gang.

Lo studio rileva inoltre che i giovani con disturbo del comportamento hanno più probabilità di avere figli prima, con un maggior tasso di gravidanze non pianificate; di diventare dipendenti da assistenza pubblica, senza casa o addirittura di tentare il suicidio.

Tali comportamenti hanno ovviamente un enorme effetto negativo su un individuo, sulla sua famiglia e sulla società. Inoltre, le persone con disturbo comportamentale mostrano problemi nella genitorialità, il che spesso significa che i loro figli sono a loro volta ad un più alto rischio di sviluppare disordini comportamentali, dando così vita a un circolo vizioso inter-generazionale.

Tuttavia, i ricercatori suggeriscono che, con una diagnosi corretta, la gestione di questa condizione è possibile, con il supporto dei servizi di salute mentale di bambini e adolescenti.

Lo studio mette in luce il valore di una formazione per entrambi i genitori in modo che sappiano meglio sostenere i figli con disturbo del comportamento, e di una formazione alle competenze relazionali per bambini e adolescenti che soffrono di questo disturbo, per aiutarli a migliorare le loro abilità sociali. la capacità di problem-solving e quella di saper regolare le loro emozioni.

Frick e gli altri coautori suggeriscono che questi approcci possono avere un profondo impatto sul benessere del paziente e sulle sue condizioni di vita.

Il dottor Frick spera che lo studio possa portare attenzione sulla questione della diagnosi e del trattamento dei ragazzi con disturbo di comportamento. La maggior parte delle persone considera i giovani con disordini comportamentali solo come "ragazzi cattivi" e spesso non riconoscono per loro la necessità di un trattamento di salute mentale. Il gruppo di ricerca si augura che il documento evidenzi l'impatto sociale di questa condizione, che richiede maggiori investimenti per mettere in atto forme adeguato di trattamento.


I materiali della ricerca sono disponibili sul sito della Louisiana State University.

Riferimento bibliografico:
Graeme Fairchild, David J. Hawes et alii. Conduct disorder. Nature Reviews Disease Primers, 2019


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