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Se un adolescente viene stalkerato, è probabile che si senta ansioso, solo, vulnerabile e stressato. Potrebbe anche avere difficoltà a concentrarsi a scuola e difficoltà a dormire la notte. Siccome lo stalking da molesto può diventare in qualche modo violento, è importante che i genitori comprendano la complessità del problema e cosa possono fare per proteggere il loro ragazzo.

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In tutto il mondo milioni di persone vengono stalkerate ogni anno; adolescenti e giovani adulti sono particolarmente vulnerabili. Un recente studio realizzato negli Stati Uniti ha rilevato che il 48% degli adolescenti di età compresa tra i 12 e 18 anni che avevano avuto una relazione affettiva, erano stati stalkerati o molestati da un partner. Il 42% di questi adolescenti, poi, ha anche riferito di aver stalkerato un partner.

Cos'è lo stalking?

Lo stalking è un tipo di comportamento che fa sentire gli adolescenti nervosi, spaventati, molestati o in pericolo. È un crimine che si verifica quando qualcuno agisce in modo che la sua vittima arrivi a temere per la propria incolumità o a soffrire di un notevole stress emotivo.

In genere, lo stalking si verifica quando qualcuno contatta ripetutamente un adolescente, lo segue, gli invia oggetti o lo minaccia. Sebbene chiunque possa potenzialmente perseguitare un giovane o una giovane, lo stalking spesso si verifica come parte di un rapporto abusivo o dopo che una relazione è finita.

Potrebbe anche essere accompagnato da abusi online, cyberbullismo e cyberstalking.

Il perpetratore conosce le attività ordinarie della vittima, si presenta negli stessi luoghi o agli stessi eventi. La segue o si nasconde vicino a casa sua, la osserva da lontano, passa ripetutamente davanti casa sua o al suo posto di lavoro.

Fotografa senza permesso, telefona o manda messaggi ripetutamente, invia e-mail o foto indesiderate, lascia biglietti, ruba le cose che le appartengono. Danneggia la proprietà dell’altro, lo minaccia o tenta di controllare il suo comportamento.

Diffonde calunnie o false informazioni, molesta online attraverso i social media.

Come proteggersi

Se un figlio viene perseguitato, è importante che prendere precauzioni per garantire la sua sicurezza, perché lo stalking ha il potenziale per degenerare in violenza fisica e può anche sfociare in aggressioni sessuali. Occorre essere il più vigili possibile e non esitare a contattare le forze dell’ordine se un ragazzo è in pericolo. Opzioni e strategie legali

È importante ricordare che lo stalking è un crimine riconosciuto dalla legge. Di conseguenza, se un figlio viene attaccato, è importante avvisare la polizia, che metterà in atto forme di protezione e di allontanamento del persecutore.

Occorre tenere traccia di ogni azione minacciosa. Ogni volta che il ragazzo viene contattato o perseguitato in qualche modo, bisogna scriverlo, con data, ora, luogo e testimoni. Queste informazioni sono utili per la polizia così come per un avvocato nel caso si decida di assumerne uno.

Se la persona che perseguita lascia appunti, invia foto, scrive lettere o invia e-mail, bisogna assicurarsi di salvare il tutto come prova. Tutte cose che possono essere utili per le forze dell’ordine.

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Strategie di sicurezza di base

Quando si tratta di stalking o di attenzioni indesiderate, ci sono alcune cose che si possono fare per rendere la vita di una figlia o di un figlio un po' più sicura. Oltre a insistere sul fatto che esca in gruppo, insegnando a essere consapevoli di ciò che li circonda, parlando di incontri sicuri e rimanendo informati di dove si trovi, ci sono alcuni accorgimenti che si possono mettere in atto.

Ad esempio, conoscere i luoghi sicuri nella propria comunità. Se un adolescente viene seguito, è importante che sappia dove può andare per stare al sicuro. Se si muove con un mezzo proprio, deve sapere dove si trova la stazione di polizia locale e come arrivarci. E chiamare sempre senza esitazioni il numero per le emergenze.

Bisogna poi far sì che abbia sempre con sé il cellulare, assicurandosi che sia sempre carico. Se qualcuno lo sta seguendo o se non si sente al sicuro, deve poter chiedere subito aiuto.

Meglio inoltre aiutare i ragazzi a variare le loro routine. Portare a spasso il cane o andare a correre alla stessa ora ogni giorno rende più facile per la persona che lo perseguita sapere dove sarà e quando. Allo stesso modo, quella persona conoscerà i luoghi di ritrovo preferiti, i locali e persino dove vivono i suoi amici. Di conseguenza, è importante aiutare un giovane a variare le cose in modo che la persona che lo minaccia non sappia dove trovarlo.

È bene che esca in gruppo. Stare da soli, soprattutto di notte, è molto rischioso per qualcuno che viene stalkerato. Per questo motivo, dovrebbe sempre pianificare di essere in compagnia quando esce. Anche solo per fare la spesa, commissioni o studiare in biblioteca.

E poi, la prudenza online. Pubblicare il luogo in cui si trova o dire cosa sta facendo fornisce alla persona che perseguita troppe informazioni. Anche se è stato bloccato nei loro account, può comunque scoprire le informazioni da amici o conoscenti.

Deve creare un piano di sicurezza, elaborando strategie sui modi in cui può stare al sicuro. Anche solo il progettarlo può aiutarlo a sentirsi responsabilizzato e ad avere più controllo.

Non è mai, inoltre, una buona idea rispondere a qualcuno che sta facendo stalking, il cyberbullismo o molestando. Anche solo dicendo di fermarsi potrebbe essere sufficiente a rinsaldarlo nel suo intento.

Sebbene un figlio possa esitare alla richiesta dei genitori di tenerli informati su quello che fa, è importante che lo faccia sempre.

È bene consigliare di fidarsi dell’istinto. La maggior parte degli adolescenti tende a minimizzare le cose o presume che di stare reagendo in modo esagerato anche quando l’istinto dice loro il contrario. È importante che imparino ad ascoltare se stessi e a fidarsi del loro istinto. Se sentono che qualcosa non va, è probabile che sia proprio così. Di solito, questa reazione è il primo avvertimento che un giovane avrà di trovarsi in pericolo.

Se il ragazzo va a scuola con la persona che lo perseguita, questo può creare una situazione difficile che dovrà essere affrontata anche dall'amministrazione della scuola.

I responsabili della scuola devono essere a conoscenza dello stalking. Anche se essere perseguitato può essere imbarazzante, è importante che gli adulti sappiano cosa sta vivendo, in modo che possano fare le veci dei genitori per proteggerlo.

Se il molestatore è un compagno di scuola, è importante elaborare un piano di sicurezza con gli insegnanti e con il preside. Possono cambiare il programma di attività o assicurarsi sempre che nella scuola si trovi sempre in compagnia di qualche compagno fidato. Gli adulti dell’istituzione scolastica possono essere coinvolti nella protezione anche se il persecutore non frequenta la stessa scuola.

Un giovane deve essere incoraggiato a usare il “sistema degli amici”. Che sia a scuola o da altre parti, un ragazzo deve essere aiutato a identificare le persone affidabili con cui può stare. Avere qualcun altro vicino può dare loro un senso di tranquillità anche quando non si viene stalkerati in modo continuativo.

Le persone che perseguitano gli altri sono imprevedibili. Quando si tratta di stalking, la maggior parte degli adolescenti cerca di ignorare questo comportamento o si rifiuta di parlarne. Ma lo stalking è un problema serio che non solo mette a rischio, ma può anche avere un impatto significativo sulla salute mentale dei ragazzi e delle ragazze.