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L'adolescenza è una fase di acquisizione di consapevolezza, dovuta a molteplici cambiamenti, fisici e caratteriali: sviluppo cerebrale, nascita di nuovi e più intensi sentimenti, legati ai cambiamenti ormonali e alle esperienze di socializzazione.

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Questa nuova consapevolezza porta i ragazzi a cercare di capire chi sono e a mettere a fuoco le cose in cui credono. La limitata esperienza li porta spesso a commettere l'errore di presumere che i tratti e gli interessi caratteristici della prima adolescenza saranno permanenti.

I genitori a volte commettono lo stesso errore in riferimento ai comportamenti preoccupanti dei loro figli adolescenti, angosciati dal fatto che possano essere “difetti” che influenzeranno la loro persona per tutta la vita.

In altre parole, mentre adulti e giovani sono in grado di prefigurarsi la loro imminente crescita fisica, spesso non riescono parallelamente a considerare che continueranno anche a maturare intellettualmente ed emotivamente, con rilevanti cambiamenti, per diversi anni.

Le comuni preoccupazioni degli adolescenti su se stessi, affermano gli esperti di psicologia dello sviluppo, possono essere affrontate in gran parte aiutandoli a riconoscere che si trovano nel mezzo di un rapido processo di crescita.

Come capire chi sono?

Dal momento che gli adolescenti spesso non hanno ancora una valida percezione di chi sono, cercano aiuto negli altri per definire se stessi. In genere, ignorano le valutazioni dei genitori perché pensano che questi vogliano solo farli sentire bene con loro stessi oppure che mirano far sì che soddisfino speranze e aspettative riposte in loro.

Gli adolescenti, in altre parole, pensano che i loro genitori potrebbero non essere sinceri. Di conseguenza fanno di solito affidamento sulle valutazioni dei loro coetanei, i quali però, si trovano all’interno di uno stesso limite di prospettiva.

Agli adolescenti andrebbe spiegato che il processo di sviluppo di una migliore comprensione di sé rappresenta un impegno per tutta la vita. Il loro carattere cambierà naturalmente molto quando diventeranno giovani adulti. Inoltre, il carattere cambia anche per come le persone reagiscono alle varie circostanze della vita.

Ad esempio, i ragazzi che hanno affrontato circostanze difficili come una grave malattia o la perdita di una persona cara tendono a maturare, emotivamente, in modo più rapido.

In quest'epoca di crescente accettazione della comunità LGBTQ+ e delle interazioni online attraverso i social media, alcuni adolescenti hanno sentito una maggiore pressione in tenera età per definire il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere. Tuttavia, in un recente ricerca, quasi il 20% degli studenti delle scuole superiori ha riferito di aver cambiato il proprio orientamento sessuale durante gli anni delle scuole superiori.

Il consiglio agli adolescenti, sottolineano i terapeuti, è pertanto quello di essere pazienti con se stessi mentre maturano, la loro sessualità potrà essere meglio definita quando saranno più grandi e, al di là di come alla fine si esprimeranno sessualmente, potranno sempre essere emotivamente felici e sicuri di sé.

Per cercare di capire se stessi, i ragazzi dovrebbero interrogarsi su quali siano i loro obiettivi a lungo termine nella vita e se si trovano sulla buona strada per raggiungerli.

Raramente il loro obiettivo dichiarato è negativo o irrealistico. Se così fosse, bisogna analizzare con loro il processo di pensiero li ha portati a quello, processo che a volte li aiuta a prefiggersi un altro obiettivo. Se non cambiano idea, occorre considerare, da adulti, che i loro obiettivi probabilmente cambieranno nel tempo, man mano che imparano di più, e dunque avere fiducia in questo.

Se affermano di non sapere cosa vorrebbero fare, suggeriscono gli psicologi, si può chiedere loro se vorrebbero avere successo e essere felici. Di solito lo confermano, con l’eccezione degli adolescenti che sono molto depressi. A questo punto, si può domandare se le attività cui si dedicano sono coerenti con l’obiettivo o se sono dispersive e inutili, come ad esempio trascorrere molto tempo sui videogiochi.

Senza dimenticare che giocare ai videogiochi per brevi periodi, come modo per far riposare la mente, può avvicinarli a far bene le cose impegnative, poiché una mente “rinfrescata” è più pronta a impegnarsi in sforzi cognitivi.

Gli adolescenti devono essere aiutati a interagire con il loro subconscio, attività che li aiuta a rendersi conto che una parte di loro può essere molto ben informata e saggia. È una consapevolezza che può fungere da strumento di potenziamento, che aiuta i ragazzi a sentirsi più a proprio agio e più tolleranti nei confronti delle incertezze dell'adolescenza.

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C'è qualcosa che non va in me?

Alcuni ragazzi sono particolarmente dotati intellettualmente, sensibili, maturi e hanno interessi diversi rispetto alla maggior parte dei loro coetanei. Spesso trovano più facile relazionarsi con gli adulti che con i compagni, o a accompagnarsi con ragazzi più piccoli con i quali non si aspettano di condividere interessi. Di conseguenza, si sentono diversi e concludono che qualcosa non va in loro, il che contribuisce ad esacerbare la loro ansia.

Altri adolescenti temono invece che condividere le loro vere opinioni o sentimenti che differiscano da quelli dei loro coetanei, li porterebbe a essere presi in giro o ostracizzati.

Devono essere rassicurati sul fatto che le loro differenze rappresentano un grande punto di forza, perché possono portarli a contribuire con idee e azioni indipendenti e importanti alla vita sociale. Il loro potenziale può fare una grande differenza nel mondo e, con il tempo, anche loro impareranno ad apprezzarsi.

Devo eccellere per avere successo nella vita?

Alcuni adolescenti si impegnano molto duramente per eccellere in tutte le aree della loro vita (ad esempio, a scuola, atleticamente e socialmente) perché credono che questo sia essenziale per avere successo nella vita. Altri invece si arrendono e diventano depressi e distaccati perché sentono di non poter mai essere all'altezza dei loro coetanei di maggior successo.

Una chiave per avere una vita gratificante, va spiegato loro, è la capacità di perseverare di fronte a situazioni difficili. Questo è più importante dei risultati scolastici o atletici, ad esempio, perché anche le persone più intelligenti o più talentuose non andranno molto lontano nella vita se non lavorano sodo. Inoltre, consigliano gli esperti, dovrebbero comprendere che molti sono i percorsi che possono portare al successo, eccellere in tante aree differenti è solo uno dei tanti.

Meglio andare avanti con determinazione e ottimismo lungo una strada che ritengono ragionevole, sicuri di poterla cambiare, se necessario.

Alcuni ragazzi sono logorati dall’incapacità di scegliere, al punto da sentire di non poter andare procedere nella vita. Si lamentano del fatto che molti dei loro coetanei hanno idee chiare sulla scelta formativa e professionale, sentono che rimarranno sempre più indietro quanto più tempo impiegheranno per decidere.

Poiché hanno ancora molto da imparare, può invece essere positivo che non abbiano ancora scelto una strada, in quanto non conoscono tutte le possibilità che potrebbero interessarli. Chi sceglie un percorso già dalle superiori spesso trascura di seguire un ampio curriculum formativo o esplora molte altre opzioni professionali. Non si finisce mai di scoprire campi di attività che potrebbero rivelarsi di grande interesse.

Mediamente oggi si cambia carriera cinque volte, i ragazzi non devono essere tanto preoccupati per la loro prima scelta professionale. Un curriculum universitario di ampio respiro o il praticare diversi tipi di lavoro per apprendisti dopo le superiori, possono aiutare a sviluppare una solida base di esperienze per arrivare a definire il proprio obiettivo professionale.


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