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In questi giorni bambini e adolescenti sono fortemente coinvolti dalla situazione di emergenza in cui versa il nostro Paese, la quale impone anche a loro un radicale cambiamento di abitudini e induce una grande partecipazione emotiva al dramma che stiamo vivendo.

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I ragazzi sono giocoforza coinvolti nel flusso di informazioni, opinioni, ipotesi del mondo adulto, al pari dei loro genitori. Una recente ricerca ci dice tuttavia che, anche in una situazione di “normalità”, i ragazzi anche più giovani sono partecipi e inquietati dalle vicende politiche e sociali che vive la società attorno a loro, anche se non manifestano un interesse diretto ed esplicito.

Un nuovo studio psicologico, pubblicato sulla rivista Child Psychiatry and Human Development, sembra sia il primo ad esaminare l’interesse e la preoccupazione dei giovani per le questioni politiche anche più generali e indica che anche i bambini e gli adolescenti non sono estranei all’impatto psicologico che queste possono produrre.

Lo studio ha inoltre scoperto che le preoccupazioni e i dubbi dei più giovani riflettono tutti i variegati aspetti e conseguenze che può avere una questione politica. Non è certo, tuttavia, che questo sia effettivamente una causa di disagio o se interferisca con i livelli della loro salute mentale.

Di solito, la preoccupazione per le questioni politiche non rientra nelle analisi degli psicologi durante la valutazione della salute mentale dei loro pazienti.

Dalle elezioni presidenziali del 2016 negli Stati Uniti, tuttavia, l'ansia degli americani per le questioni politiche è al centro dell'attenzione anche dei terapeuti. Sempre più adulti riferiscono loro sentimenti di ansia per le vicende politiche e, anche prima delle elezioni del 2016, l'American Psychological Association ha effettuato studi in merito e ha scoperto che i problemi politici erano una "fonte significativa di stress" sia per i repubblicani che per i democratici.

Fino ad ora, però, c'è stata poca o nessuna attenzione alla preoccupazione dei giovani per le questioni politiche.

Rendendosi conto di questo, Nicole Caporino, docente di psicologia dell'American University, ha messo a punto un “metro” psicologico per valutare la frequenza con cui i giovani ne sono preoccupati, se lo sono molto, e quali questioni politiche sono per loro le più inquietanti.

Caporino, psicologa clinico infantile specializzato in ansia infantile e disturbo ossessivo-compulsivo, dirige la Clinica per l'ansia giovanile e i disturbi correlati dell’università. La clinica fornisce valutazione e terapia per bambini e adolescenti dai 4 ai 17 anni.

Nel corso del tempo, la studiosa ha visto i suoi giovani pazienti esprimere in modo crescente preoccupazioni per questioni politiche, dalla possibilità di espulsione di una persona dal Paese (indipendentemente dallo status di cittadinanza), ai coetanei vittime di bullismo o vittimizzazione a causa del culto musulmano, fino, all’estremo, alla possibilità di essere "rapiti" da un gruppo politico e separati dalla famiglia.

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"Ero interessata a scoprire se la preoccupazione per le questioni politiche si estende in modo ampio ai bambini, anche al di là di quelli che soffrono disturbi d'ansia. Nelle nostre analisi si è evidenziato che questo accade. Nel nostro studio si rileva, quale elemento comune, come i caregiver riferiscano che i loro figli sono preoccupati dai problemi politici. Tuttavia, da questi dati non è chiaro se la preoccupazione provata dai ragazzi sia nella media dannosa. Potrebbe infatti non essere un problema di rilevanza psicologica che i giovani siano preoccupati. Sappiamo infatti che l'ansia e la preoccupazione, in una certa misura, sono utili perché ci motivano ad agire per migliorare ciò che ci preoccupa".

Lo studio ha esaminato i caregiver di bambini e adolescenti di tutti gli Stati Uniti. Hanno partecipato oltre 370 genitori e tutori di giovani dai 6 ai 17 anni. Adulti identificati come indipendenti, repubblicani o democratici. Effettuando una selezione da una serie di preoccupazioni relative a 15 questioni decisive per il voto, i caregiver hanno valutato la frequenza dell'ansia del loro bambino.

Per la maggior parte delle questioni, oltre la metà dei caregiver ha indicato che il proprio figlio ha avuto almeno una preoccupazione rilevante. Le preoccupazioni per l'ambiente e la violenza armata erano le più comuni, seguite da preoccupazioni legate all'economia, al trattamento delle minoranze razziali / etniche, alla politica estera e al terrorismo.

Lo studio ha scoperto che sia i caregiver che si sono identificati come repubblicani, sia quelli che si sono definiti democratici, hanno riferito di inquietudine preoccupazione. Tuttavia, i caregiver repubblicani hanno riferito che i loro figli hanno avuto preoccupazioni in modo più frequente rispetto alle questioni politiche.

"I giovani si preoccupano di una vasta gamma di questioni, in particolare di quelle che incidono in modo molto forte sulla loro generazione" ha spiegato la Caporino. "Sebbene questa preoccupazione non sia frequente, in media, sembra essere piuttosto diffusa, indipendentemente dall'affiliazione politica del genitore".

Circa un quarto degli adulti intervistati ha indicato che il loro ragazzo aveva livelli clinici di ansia. Sulla base dell'analisi dello studio, questi giovani hanno una preoccupazione significativamente maggiore per le questioni politiche e possono essere maggiormente a rischio di effetti dannosi sulla salute mentale dal fatto di seguire costante le notizie.

Questo non ci ha sorpreso, afferma la studiosa. Uno dei tratti distintivi del disturbo d'ansia generalizzato, è la preoccupazione frequente per molti problemi o eventi. Tuttavia, il dato dovrebbe indicare ai genitori di ragazzi con disturbi d'ansia che il fatto preoccuparsi di questioni politiche potrebbe essere un ulteriore fattore di stress, e di conseguenza dovrebbero fare attenzione al flusso di informazioni che circola in famiglia, cercando di aiutare i figli a ridimensionare i loro timori.

Anche i terapeuti dovrebbero tenerne conto e valutare la preoccupazione per le questioni politiche in ambito clinico, in modo da aiutare i giovani a gestire qualsiasi preoccupazione eccessiva.

La professoressa raccomanda ai genitori di parlare in modo aperto ed equilibrato, con i propri figli, di questi argomenti.

"Occorre parlare con i ragazzi per assicurarsi che le informazioni che stanno ricevendo siano accurate e che non si preoccupino inutilmente, perché i più giovani tendono a fare ipotesi su questioni politiche che non comprendono molto bene a causa del loro livello di sviluppo".

Gli studi futuri, conclude la studiosa, dovrebbero esaminare direttamente diversi gruppi di giovani in riferimento alla loro ansia per le questioni politiche. Gli studi dovrebbero anche mettere a fuoco strategie per mitigare l'impatto negativo delle notizie politiche, in particolare sui giovani che già soffrono di disturbi d'ansia.


Riferimento bibliografico
Nicole E. Caporino, Shannon Exley, Robert D. Latzman. 
Youth Anxiety About Political News
Child Psychiatry & Human Development, 2020; 


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