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Un’educazione non violenta si realizza in classe
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Gli adolescenti e la violenza: come reagiscono e come si difendono
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Con riferimento alla recente approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto Legge dell'8 settembre 2023 denominato "decreto Caivano"
AIMMF
associazione che opera nel settore minorile e familiare con finalità esclusivamente culturali,
ESPRIME
apprezzamento per l'interesse dimostrato al mondo minorile, rimarcando però preoccupazione per il rischio insito nell'attribuire ai soli soggetti minorenni responsabilità che al contrario attengono al mondo adulto, alle criticità dei contesti in cui sono cresciuti e alle diverse esperienze esistenziali che sono state loro garantite
RICORDA
- che la giustizia minorile penale ha come obiettivo, fissato dalla legge, accanto all'accertamento della verità, non già la sterile punizione, ma la responsabilizzazione del minore per il reato commesso e per le ingiuste conseguenze arrecate alle vittime, nel tentativo di rendere la commissione del reato e poi il processo, l'occasione di un radicale cambiamento di prospettiva da parte del ragazzo,
- che la riuscita del percorso di responsabilizzazione produce e ricostruisce benessere sociale, sia per la comunità in cui si è verificato il delitto, sia per la vittima finalmente vista come persona, sia per l'adolescente che avrà imparato a evitare determinate condotte illecite con una maturità nuova,
- che tale percorso, da sempre proposto agli imputati e sostenuto da parte degli uffici giudiziari minorili con risultati decisamente positivi, richiede però adeguate risorse di mezzi e di persone, al momento decisamente insufficienti,
SOTTOLINEA
come le soluzioni repressive abbiano nei fatti per lo più mostrato la loro inefficacia specie nei contesti maggiormente degradati, se non accompagnate da appropriati interventi di prevenzione e di analisi delle motivazioni poste a base dell'aumento delle condotte violente da parte dei minorenni, spesso descritti da molti media come i "nuovi mostri", unici responsabili delle situazioni di insicurezza dei territori.
EVIDENZIA
come la attuale situazione di violenza sia un fenomeno sociale e culturale che sembra attraversare tutti i contesti, non solo quello minorile, e che non ha confini, dal momento che è analogamente presente anche negli altri paesi europei, anche in quelli muniti di norme in prevalenza finalizzate alla punizione, con una età imputabile decisamente inferiore: in questi paesi Germania, Regno Unito, Francia -, nonostante ciò, la criminalità minorile è assai maggiore che nel nostro paese.
RAPPRESENTA
come per fronteggiare il fenomeno del disagio giovanile, che si esprime con agiti, anche assai gravi, etero diretti, ma anche con condotte autolesive, in costante e preoccupante aumento sin dalla fase preadolescenziale, occorra:
- una magistratura specializzata e attrezzata, dotata di organici adeguati, - un importante rafforzamento dei servizi sociali, sanitari ed educativi (in alcuni luoghi del paese assenti),
- un deciso investimento sulla scuola pubblica e sulle sue strutture di mezzi e di persone, per intercettare con la massima celerità situazioni di incuria, trascuratezza e abbandono
- un sensibile incremento del numero assolutamente insufficiente delle comunità educative e terapeutiche in cui collocare sia adolescenti coinvolti in vicende penali (rendendo il carcere minorile soluzione davvero residuale e temporanea), che adolescenti privi di un ambiente familiare idoneo
Tutto ciò premesso
AUSPICA
una matura e piena assunzione di responsabilità di tutte le istituzioni e del Governo finalizzata ad un deciso rafforzamento del comparto sociale, scolastico, sanitario e naturalmente giudiziario largamente inteso (con aumento di magistrati e personale negli uffici giudiziari e nei servizi ministeriali), a dimostrazione di un reale, concreto e non solo dichiarato interesse al futuro della nostra gioventù.
Roma, 14 settembre 2023
Il Segretario Generale |
Il Presidente |
Susanna Galli |
Cristina Maggia |
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l 15 e 16 giugno scorsi si è svolta a Roma l’Assemblea nazionale del CNCA dove è stata presentata la “Mappa per comunità accoglienti” che presenta l’agire politico e culturale del CNCA per i prossimi anni.
Il tentativo è quello di dare vita a una rappresentazione visiva dei luoghi di intervento del CNCA affinché persone, situazioni e mondi differenti entrino in contatto e diano vita a spazi anche emotivamente accoglienti, ricordandoci che siamo vivi, umani e collegati alla terra.
Il nostro agire nel mondo è il movimento dettato dalle posture politica e culturale, declinate in una accezione dinamica di cura e capacità.
Le questioni generative rappresentano un’occasione per costruire percorsi aperti e sostenibili per mettersi alla ricerca, per andare oltre, verso ciò che non è noto dentro e fuori di noi, per poi usare le conoscenze in un contesto operativo, concreto, reale.
Le traiettorie interne servono per costruire interconnessioni e nel contempo tenere conto dell’importanza organizzativa del CNCA.
Guarda la mappa per le comunità accoglienti (Clicca qui)