- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
Se come adulto ti venisse chiesto di mettere in conto grandi cambiamenti nella tua vita formativa e professionale, di pensare alla tua sessualità, di trascorrere le tue giornate di lavoro in qualche luogo estraneo, di creare nuove relazioni sociali ed entrare in nuovi gruppi di amicizie, di trovare un compagno di vita, di diventare esperto di questioni finanziarie - e se ti venisse chiesto di farlo nei prossimi tre anni - come ti sentiresti?
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Esperienze & Educazioni
Un commento alle affermazioni sul femminicidio del leader neocatecumenale alla manifestazione convocata a Roma il 20 giugno scorso “contro la teoria del gender”.
Vive di presupposti ben singolari la frase di Arguello, leader neocatecumentale, sul femminicidio, pronunciata a Roma sabato 20 giugno durante una manifestazione contro la cosiddetta “teoria del gender”. Per chi ha a che fare con la violenza di genere quotidianamente, come avviene (anche) alla Fondazione emiliano romagnola per le vittime dei reati così spesso chiamata ad intervenire dopo maltrattamenti o femminicidi, o in qualsiasi tribunale per i minorenni, è difficile tacere.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Esperienze & Educazioni
Mamma Mammona,
fin troppo buona,
lei ti piantona
e non ragiona.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Apprendimento
Gli adolescenti trascorrono buona parte del loro tempo di apprendimento immersi in materie come la matematica, la storia, la biologia e la letteratura, ma il percorso verso una vita adulta di successo e soddisfacente comprende ben altre capacità al di là di quelle di saper far di conto o di leggere o essere in grado di analizzare materiali complessi.
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
Manca all’appello ancora l’ultimo treno, quello delle 23, e i profughi in stazione a Ventimiglia sono già almeno 400. Sudanesi, etiopi, eritrei, ghanesi, profughi del Togo, del Mali e della Guinea, tutti approdati sulle nostre coste nei giorni scorsi. La nostra piccola Africa ligure.
Tra loro, numerose donne anche giovanissime, stremate, stese per terra con occhi e corpi quasi inermi. Bellissime, nonostante tutto.
- Scritto da Davide Cardilli
- Categoria: Vittime di violenza
Milano - Una ragazzina disabile di 13 anni viene derisa da alcuni ragazzi, in poco tempo la situazione degenera e inizia un lancio di sassi. La tredicenne impaurita chiama la mamma che la porta al pronto soccorso, la prognosi è di alcuni giorni. Viene sporta denuncia e gli autori del gesto vengono identificati, sono tutti minorenni.
Pisa - Una quattordicenne di origine senegalese che frequenta un istituto tecnico, in concomitanza con lo scrutinio, inizia a ricevere messaggi denigratori a sfondo razzista. Tra i tanti spiccano “Non si è mai vista una negra che prende 10 a diritto” e ancora “Non esiste che una negra possa diventare avvocato”. Lei spiega che studiare diritto le piace molto e che vorrebbe intraprendere, in futuro, la carriera forense.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Mia moglie è libera
fa ciò che vuole
purché lo faccia
senza rumore.
- Scritto da Lunettes - Studio di psicologia di Giulia Mattalia e Debora Bessone
- Categoria: Esperienze & Educazioni
“Ho scoperto che una mia compagna di scuola si fa dei tagli sulle braccia! Vorrei sapere perché si fa del male!”
Fino a poco tempo fa quando si parlava di autolesionismo, si era soliti fare riferimento agli adolescenti cosiddetti “Emo”, che, tra le varie caratteristiche distintive, avevano quella di procurarsi tagli e bruciature sul corpo per sentire dolore. Attualmente il fenomeno degli “agiti autolesivi”, come tagli, bruciature, punture su varie parti del corpo (generalmente braccia, ma anche gambe, pancia, spalle) si è diffuso in ogni città italiana, a gruppi molto vasti di adolescenti. Basti pensare a quante pagine dedicate all’autolesionismo compaiono su Facebook o altri social network.
- Scritto da Lamberto Bertolé
- Categoria: Letture e Visioni
Per gentile concessione dell'autore e dell'editore, pubblichiamo l'introduzione de "Il miele e l'aceto" di Lamberto Bertolè (Novecento editore).
Un giorno mi è capitato di leggere, con sgomento, in un trafiletto di giornale, che un ragazzo di quarta o quinta liceo si era suicidato perché non poteva più attendere di vedere se vi fosse un aldilà dopo la morte e, soprattutto, di sapere quale religione avesse detto la verità, quale fosse il vero Dio. “Se il destino dell’uomo è segnato, che senso ha aspettare?”, deve aver pensato. Il desiderio di assoluto, il bisogno di verità non gli avevano lasciato scampo. E il mio sgomento, nel leggere la notizia, ora lo so per certo, misurava la mia distanza di adulto da quell’età misteriosa, l’adolescenza, che era la sua età e non più la mia.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Con tante braccia
mi fa felice.
Vuole che taccia
quando mi dice
che la sua vita
senza di me
è ormai finita.