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Nel corso dell’adolescenza la vita diventa più complicata e anche le relazioni interpersonali, di conseguenza, cambiano. Durante i primi anni delle superiori, i giovani spesso percepiscono un calo nel supporto ricevuto, sia in ambito familiare sia nella vita sociale. Di conseguenza anche la loro propensione all’aver cura degli altri diminuisce in modo drastico in questa fase della vita.

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Lo sostiene Laura Wray-Lake, professore associato di psicologia presso l'Università di Rochester, che ha guidato una ricerca su questo tema.

Una ricerca effettuata presso l'Università di Rochester ha messo in luce come la propensione all’aver cura degli altri diminuisca in modo drastico nel corso dell’adolescenza.

Tuttavia quando i giovani si sentono sostenuti dal loro ambiente sociale e dalle persone che hanno relazioni con loro, la loro preoccupazione per quello che accade agli altri si riattiva.

"Il nostro studio ha dimostrato che la percezione dei giovani del sostegno offerto da parte dei genitori, della scuola, gli amici e della comunità diminuisce nel corso di tutta l'adolescenza. La responsabilità sociale - i valori che sostengono l’aver cura e interesse per il benessere degli altri – subisce una flessione contestualmente alla diminuzione del sostegno ricevuto o percepito".

La ricerca propone un dato molto interessante e istruttivo. "I rapporti con i genitori, con la scuola e con i compagni sviluppano una maggiore complessità nel corso dell’adolescenza, ed è possibile che alcuni giovani inizino a sentirsi meno legati a quelli che li circondano" continua la professoressa Wray-Lake.

"Non è tuttavia un dato univoco. Infatti se uno studente può contare sul sostegno esterno, da parte dei genitori e dei professori, ed ha anche anche amici che gli offrono supporto e aiuto, tutto questo finisce per dare un grande impulso alla sua predisposizione all’aiuto degli altri, in termini di impegno pro-sociale."

La professoressa Wray-Lake e i suoi colleghi hanno esaminato non solo il quadro generale degli studenti, ma anche alcuni loro comportamenti individuali, trovando che nell'arco di tempo in cui è stata effettuata la rilevazione, attività come quelle di volontariato hanno favorito un aumento degli indicatori della predisposizione alla cura del prossimo.

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Le esperienze concrete che impegnano in attività di interesse sociale e civico sembrano aumentare i valori della responsabilità sociale, secondo quanto affermano i ricercatori.

Per l’uso e l’abuso di sostanze, tuttavia, è vero il contrario. Un aumento dell'uso di sostanze è legato nel tempo a una più bassa responsabilità sociale.

Secondo lo studio, che è stato pubblicato dalla rivista  Developmental Psychology, i giovani che si dedicano a comportamenti a rischio potrebbero introiettare e seguire valori più edonistici – vivere il momento presente e divertirsi – i quali possono entrare in conflitto con i valori sociali che si reggono su una visione prospettica e portano ad aiutare e a prendersi cura delle altre persone.

La dottoressa Wray-Lake e il suo team hanno condotto uno studio longitudinale su oltre 3.500 adolescenti americani appartenenti a comunità rurali, suburbane e urbane.

Ai partecipanti è stato chiesto di valutare le loro opinioni e credenze utilizzando una scala a 5 punti, da “sono fortemente in disaccordo”  a “sono fermamente d'accordo”. Questa scala di valutazione è stata applicata a una serie di domande introdotte dall’espressione "È molto importante per me", tra cui:

  • aiutare coloro che sono meno fortunati;
  • aiutare le persone della mia comunità;
  • essere di servizio per il mio paese;
  • aiutare la mia società;
  • aiutare gli altri studenti a scuola.

Lo studio ha mostrato che i valori relativi alla responsabilità sociale diminuiscono tra i 10 e i 16, arrivando poi a stabilizzarsi nella tarda adolescenza. Le variabili dell’etnia e dello status socio-economico non hanno avuto effetti di rilievo sui livelli di responsabilità sociale espressi dagli studenti.

I partecipanti hanno risposto anche a domande relative ai loro rapporti con i genitori, con la scuola, con i pari e, più in generale, con la comunità in cui vivono. Ognuna di queste reti sociali è stata significativamente, e in modo univoco, associata alla qualità della loro responsabilità sociale.

"Quello che è risultato davvero sorprendente per me, è che siamo stati in grado di predire il cambiamento e le variazioni dei livelli di responsabilità sociale nel corso del tempo" ha sottolineato la professoressa Wray-Lake.

"Gli aumenti nelle percezioni di relazioni positive sono risultati connessi ad aumenti della responsabilità sociale nei giovani. E parimenti è risultato vero che la diminuzione di relazioni interpersonali positive provoca cali nei livelli di responsabilità sociale espressa dai ragazzi".


Materiali relativi alla ricerca citata, sono disponibili sul sito della University of Rochester


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