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Un adolescente sta vivendo un periodo di definizione e di progressivo consolidamento di un’identità tutta sua, nell’ambito di quella che è una delle fasi più entusiasmanti dello sviluppo umano. La cosiddetta “diffusione dell'identità” è una parte importante di questo sviluppo.

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La diffusione dell'identità è una componente del processo di ricerca di un senso di sé. Si riferisce a un periodo in cui un individuo non ha un'identità stabilita né è alla ricerca attiva di uno stato identitario particolare.

In altre parole, è un momento in cui l'identità di una persona rimane irrisolta, senza che vi sia in questo alcuna crisi di identità (quel processo che invece viene definito come moratoria dell'identità).


Le origini della diffusione dell'identità

La diffusione dell'identità è uno dei quattro stati identificati dallo psicologo canadese dello sviluppo James Marcia.

Gli altri sono l’identità raggiunta, stato delle persone che dopo aver esplorato le possibili alternative, ha fatto scelte personali, occupazionali e ideologiche assumendo impegni coerenti con esse; l’identità in moratoria, stato di chi esplora a tutto campo ma rimanda responsabilità adulte; l’identità preclusa, stato di chi assume impegni in un certo campo senza aver prima effettuato una esplorazione dello stesso.

Marcia ha sviluppato le sue teorie sull'identità a partire dallo studio del lavoro dello psicologo Erik Erikson, il quale si è anche occupato diffusamente delle crisi di identità. Marcia ha pubblicato il suo lavoro sugli stati di identità negli anni '60, e da allora gli psicologi hanno continuato a perfezionare le sue idee.


A che età si verifica la diffusione dell'identità?

I bambini e i giovani preadolescenti si trovano spesso in uno stato di diffusione dell’identità, in riferimento soprattutto a tratti identitari come quelli della religione, della professione o culturali.

Se si chiedesse ad esempio a un ragazzo tanto giovane quale sia il suo partito politico di riferimento, molto probabilmente risponderebbe che non lo sa e che non ci ha mai pensato.

Questa è una risposta “tipica” da parte di qualcuno che si trovi in uno stato di diffusione dell'identità: non c'è manifestamente impegno nella direzione di un preciso modo di pensare e nessuna preoccupazione per la mancanza di tale impegno. La diffusione dell'identità è una fase normale nello sviluppo della personalità nei ragazzi in crescita.

Se si è preoccupati che un ragazzo preadolescente non sembri avere un forte senso di sé, un’identità definibile, si può star certi che man mano che l'adolescenza si avvicinerà, quel ragazzo inizierà a ritagliarsi la sua nicchia nel mondo, esplorando i suoi interessi nel campo della musica, del vestirsi, della letteratura, della politica, della religione e così via.

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Altri stati di identità di cui fanno esperienza i giovani

Alcuni giovani possono anche sperimentare la preclusione dell'identità, un processo in cui assumono un'identità troppo presto, senza aver davvero esplorato e fatto una scelta personale.

Potrebbero ad esempio dire di essere di destra o di sinistra, semplicemente perché lo sono i suoi genitori o perché lo è un amico o l’insegnante preferito.

Man mano che gli adolescenti conoscono meglio se stessi, trovando indipendenza da la casa, frequentando l'università o incontrando nuove persone, possono decidere di essere di altro orientamento politico, dopo tutto, oppure considerarsi buddisti anziché cattolici, e così via.

Dopo aver sperimentato la diffusione dell'identità, la preclusione dell'identità e la moratoria dell'identità, gli adolescenti in genere proseguono il loro sviluppo fino a raggiungere un’identità compiuta, con la realizzazione della loro identità unica e il vero sé.

È importante notare, tuttavia, che i bambini e gli adolescenti non vivono necessariamente questi stati di identità in un ordine particolare.

Dopo aver sperimentato le tre fasi dell'identità sopra menzionate, la maggior parte degli individui definisce e mostra una serie di valori e credenze, una vocazione professionale e altri indicatori di identità che meglio riflettono la loro personalità e quello che sentono di essere. Questo compimento dell'identità si verifica in genere nell’età adulta.

La diffusione dell'identità si manifesta comunque anche al di fuori dell'adolescenza, e può essere associata a stati psicologici anche patologici.

Si considera che a volte, infatti, le persone che soffrono di disturbo borderline di personalità abbiano diffusione dell'identità. Spesso questi individui si sentono come se non avessero un vero sé. Le loro identità fluttuano a seconda delle persone che li circondano e delle situazioni in cui si trovano. Tali individui spesso riferiscono di avere difficoltà a sapere dove inizi il loro sé e altri dove finisca.

Mentre nell’adolescenza la diffusione dell'identità indica in genere uno stato potenziale positivo cui seguiranno gli altri, nel compimento dello sviluppo, il tornare e perdurare in età successive di tale condizione indica al contrario un disagio che deve essere affrontato.


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