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Gli interventi per contrastare depressione e ansia nei giovani, basati sullo sport, si dimostrano molto promettenti nel sostenere la loro della salute mentale, ma poche attività di prevenzione e cura dei problemi di salute mentale hanno mirato specificamente ai giovani nell’ambito contesti sportivi.

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I ricercatori della Flinders University affermano che questa metodologia, che punta a un coinvolgimento dei ragazzi a partire dai luoghi in cui praticano sport, deve essere potenziata.

Un nuovo studio su una serie di programmi australiani basati sullo sport, tra cui Ahead of the Game, Read the Play, Talk Today, ha scoperto che questi risultavano efficaci per affrontare i problemi mentali, estendendo la competenza e la consapevolezza sanitaria.

Lo studio, "Promuovere la salute mentale tra i giovani maschi in contesti sportivi: una revisione sistematica", è stato pubblicato sulla rivista Psychology of Sport and Activity .

La portata della sofferenza mentale tra è più giovani è allarmante. A livello globale, secondo l’UNICEF, 89 milioni di maschi di età compresa tra 10 e 19 anni soffrono di problemi di salute mentale, più comunemente ansia e depressione. È inoltre importante rilevare il fatto che i tassi di mortalità per suicidio sono molto più elevati tra i giovani maschi rispetto alle ragazze.

La cattiva salute mentale è uno dei problemi più pervasivi che i giovani devono affrontare. In Australia, ad esempio, nel 2022 è stato rilevato che il 39,6% dei giovani (16-24 anni) soffre di una condizione difficile di salute mentale, il più delle volte ansia o disturbi affettivi.

Il coautore dello studio, il professore Sam Elliott, ricercatore in psicologia dello sport e coaching presso la Flinders University, afferma che ci sono una serie di barriere da superare per costruire e mantenere una cultura di sostegno alla salute mentale nei club sportivi giovanili, tra cui resistenza iniziale, difficoltà di coinvolgimento e poca disponibilità alla partecipazione.

Sebbene alcuni sport giovanili a livello comunitario stiano condividendo il proposito di attuare programmi di qualità e basati sull’evidenza, per la promozione della salute mentale e del benessere tra i giovani, è necessario potenziarli ulteriormente, dato che oltre il 75% dei giovani nella sola Australia (12-24 anni) partecipa allo sport organizzato.

"Speriamo che un numero sempre maggiore di club giovanili adottino programmi di salute mentale fondati sulla verifica della loro efficacia e aiutino genitori, responsabili di club, allenatori e volontari affinché siano in grado di fornire un supporto sostenibile a lungo termine ai giocatori".

La ricerca, articolata nella revisione degli studi realizzati, mirava a valutare gli interventi mirati alla promozione della salute mentale tra i giovani maschi (10-24 anni) in contesti sportivi. Da 15 studi inclusi in questa revisione, i risultati indicano effetti promettenti degli interventi basati sullo sport sulla salute mentale e sull’aumento delle conoscenze in materia di benessere psicologico dei giovani maschi.

Oltre l’80% degli studi ha riportato gli effetti positivi di tali programmi.

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I ricercatori affermano, tuttavia, che esiste ancora spazio per migliorare la capacità di questo genere di interventi di produrre un cambiamento positivo a livello psicologico nei giovani maschi.

"La nostra ricerca mirava a valutare l’efficacia degli interventi rivolti nello specifico ai giovani maschi in contesti sportivi organizzati" afferma la ricercatrice capo, Jasmine Petersen, del College of Education, Psychology and Social Work della Flinders University.

"Crediamo che gli ambienti sportivi costituiscano un luogo importante per la promozione della salute mentale".

Gli interventi sono stati in gran parte implementati nei club sportivi della comunità, e una percentuale maggiore di questi interventi ha dimostrato di avere effetti positivi sulla salute mentale (e sul benessere) o sull’”alfabetizzazione” in materia di salute mentale (90%), rispetto agli interventi condotti nei club sportivi professionistici ( 66,6%) o in ambito universitario (50%).

"Ciò è particolarmente degno di nota, dato che i club sportivi comunitari hanno una portata ampia in termini di partecipazione. Circa il 75% dei giovani maschi australiani praticano sport, in gran parte all'interno di un club sportivo; quindi, i club sportivi comunitari potrebbero essere fondamentali per frenare la prevalenza di problemi di salute mentale nei giovani maschi" afferma la professoressa associata Ivanka Prichard, coautrice della ricerca, del College of Nursing and Health Sciences della Flinders University.

I risultati di questa revisione hanno anche importanti implicazioni per il futuro sviluppo e valutazione degli interventi basati sullo sport mirati ai giovani maschi. I ricercatori hanno notato che c’è già una rapida crescita in questo campo di ricerca, con l’86% degli studi esaminati pubblicati a partire dal 2018.

“Ciò riflette un crescente riconoscimento del fatto che gli ambienti sportivi sono luoghi importanti per la promozione della salute mentale e suggerisce che sono necessari sforzi continui per sfruttare gli ambienti sportivi per sostenere la salute mentale dei giovani maschi”.

Un’indicazione e un suggerimento interessante che potrebbe essere preso in considerazione anche da noi, anche se il livello di coinvolgimento nelle attività sportive dei più giovani non è forse tanto rilevante quanto in Australia. Le strutture sportive sono un contesto non usuale che potrebbe aggiungersi agli altri nei quali si cerca di intercettare il disagio psicologico dei ragazzi e di intervenire prima che porti a conseguenze  gravi.


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