Info: info@ubiminor.org  |  Segnalazioni: notizie@ubiminor.org  |  Proposte: redazione@ubiminor.org

 facebook iconinstagram iconyoutube icon

Nonostante i timori diffusi, soprattutto pensando ai più giovani, che lo sviluppo e la sempre maggiore applicazione dell’Intelligenza Artificiale possa avere un impatto negativo non solo in termini di riduzione dei posti di lavoro ma anche a livello di benessere psico-fisico dei lavoratori, alcune ricerche indicano al contrario che questa potrebbe in realtà migliorare diversi aspetti della vita lavorativa.

20250710 svlpb 6

In particolare, un ampio studio condotto su vent’anni di dati relativi ai lavoratori in Germania non ha rilevato segnali che oggi l’esposizione all’ Intelligenza Artificiale danneggi la soddisfazione lavorativa o la salute mentale.

Anzi, emergono indizi che potrebbe contribuire a migliorare lievemente la salute fisica, soprattutto tra i lavoratori senza laurea, grazie alla riduzione delle mansioni fisicamente più faticose.

Tuttavia, gli studiosi invitano alla cautela: è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive.

Lo studio, pubblicato su Nature: Scientific Reports, ha analizzato come i lavoratori in occupazioni esposte all’Intelligenza Artificiale abbiano vissuto questo cambiamento in confronto a quelli in ruoli meno coinvolti da questa tecnologia, utilizzando i dati del German Socio-Economic Panel.

I ricercatori – Osea Giuntella (Università di Pittsburgh e NBER), Luca Stella (Università di Milano e Berlin School of Economics), e Johannes King (Ministero delle Finanze tedesco) – hanno osservato che, al momento, l’adozione dell’ Intelligenza Artificiale non sembra aver compromesso il benessere medio dei lavoratori.

Al contrario, ci sarebbero segnali di un lieve miglioramento della salute fisica, probabilmente legato alla minore intensità fisica richiesta in alcune professioni interessate dall’ Intelligenza Artificiale.

Tuttavia, gli autori segnalano alcuni limiti. Le stime alternative basate su percezioni soggettive dell’esposizione all’ Intelligenza Artificiale mostrano piccoli effetti negativi sulla soddisfazione lavorativa e personale. Inoltre, il campione analizzato non include i lavoratori più giovani e si concentra su una fase ancora iniziale della diffusione dell’Intelligenza Artificiale in Germania.

Secondo il dottor Stella, siamo solo all’inizio del percorso di adozione dell’ Intelligenza Artificiale, e il suo impatto potrebbe cambiare in modo significativo man mano che le tecnologie si evolvono e si radicano più a

I principali risultati dello studio indicano che:

  • non ci sarebbe nessun effetto medio significativo dell'esposizione all'IA sulla soddisfazione lavorativa, sulla soddisfazione di vita o sulla salute mentale;
  • vi sarebbero invece piccoli miglioramenti nella valutazione personale della salute fisica e nella soddisfazione per la salute, soprattutto tra i lavoratori con un basso livello di istruzione;
  • sono stati riscontrati livelli di una ridotta intensità del lavoro fisico, che suggeriscono che l'intelligenza artificiale potrebbe alleviare i compiti fisicamente impegnativi;
  • 20250710 svlpb 3
  • vi è stata poi una modesta diminuzione delle ore lavorative settimanali, senza variazioni significative nei tassi di reddito o di occupazione.
  • l'esposizione all'intelligenza artificiale suggerisce effetti piccoli ma negativi sul benessere soggettivo, rafforzando la necessità di ricerche future più dettagliate nei diversi settori.

Data la disponibilità di dati, lo studio si è concentrato sulla Germania, un Paese con forti tutele del lavoro e un ritmo graduale di adozione dell'Intelligenza Artificiale. I coautori della ricerca hanno osservato che i risultati potrebbero differire nei mercati del lavoro più flessibili o tra le fasce di età più giovani che entrano in luoghi di lavoro sempre più saturi di Intelligenza Artificiale.

Questa ricerca è un'istantanea preliminare, non la parola definitiva" ha affermato Giuntella, che in precedenza ha condotto importanti ricerche sull'effetto della robotica sulle famiglie, sul lavoro, in rapporto alle diverse tipologie di lavoratori.

"Con l'accelerazione dell'adozione dell'intelligenza artificiale, è essenziale un monitoraggio continuo del suo impatto più ampio su lavoro e salute.

La tecnologia da sola non determina i risultati: saranno le istituzioni e le politiche a decidere se l'intelligenza artificiale migliorerà o eroderà il lavoro o peggiorerà le sue condizioni".

L’effetto complessivo dipenderà in modo significativo anche da come istituzioni e politiche pubbliche sapranno guidare questa trasformazione.

Ma i dati emersi dalla ricerca producono solo una fotografia iniziale: per capire davvero come l’intelligenza artificiale influenzerà il mondo del lavoro nel lungo termine, sarà necessario continuare a monitorare attentamente la situazione.

E la politica dovrà garantire che non vi siano impatti negativi sul benessere psico-fisico dei lavoratori e sui livelli di occupabilità, conseguentemente alle trasformazioni che si produrranno.


Riferimento bibliografico:

Osea Giuntella, Johannes Konig, Luca Stella.
Artificial intelligence and the wellbeing of workers.
Scientific Reports, 2025.

Accetto i Termini e condizioni