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Un pomeriggio come tanti, entrata nella routine delle mie azioni. Non immaginavo cosa sarebbe accaduto a quella routine che avrebbe cambiato la concezione del mio essere e percepirmi educatore.

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Il tuo accoglimento è stato un importante mandato, dove tanto era già stato detto e altro purtroppo da scoprire. Così dal nero sul bianco di parole scritte da altri, sei diventata volto con due occhi limpidi e svegli, troppo maturi per i tuoi 11 anni, e poi le tue braccia “a protezione” delle tue sorelle che tu chiami bimbe. Sei qui, a tuo dire, prima di tutto per loro, le tue sorelle sono fragili, non avrebbero sopportato, tu si, ci sei riuscita.

Il pensiero di proteggere le tue sorelle ti ha fatto superare quello che sembrava un incubo, quando quel Natale, riflettendo sui bambini in comunità provasti pena, sperando che non accadesse mai a te, forse già qualcuno aveva superato i limiti dell’amore paterno.

Dall’incontro con te ho maturato la consapevolezza che l’amore non bastava a curare ferite così profonde.

Oggi ti avrei dato non solo la cura, la protezione, quei valori e quel coraggio di cui tanto mi ringrazi, avrei identificato meglio i tuoi disturbi, cercando però di darti consapevolezza di ciò che ti congelava in alcuni momenti, di quel senso di impotenza e aiutarti a non permettere nuovamente a qualcuno di usarti.

Quel Sé centrifugato, così lo definisci tu, che non ti dava pace avrebbe avuto voce in una narrazione curativa, in un percorso di riconciliazione dei tuoi Se’ in eterna guerra.

Oggi capisco quanto sarebbe stato importante “riconciliarti” con un padre che forse con un aiuto opportuno, sarebbe pian piano passato dalla negazione dei fatti all’assunzione, anche minima, di responsabilità dell’accaduto, sappiamo entrambe che avrebbe attribuito la colpa a quella madre, tanto idealizzata da te, quella che però non faceva il dovere di moglie che ti è toccato soddisfare.

“Perché adesso che sa la verità non lo lascia e ci riprende con sé?“.

[continua]

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(Clicca sull'immagine per leggere il testo in pdf)

Autrice
Lucia Esposito
Di Ostuni. Educatrice professionale attiva nell'unità operativa sindrome da maltrattamento di Ostuni.

 

Elaborato finale del Master
Il trattamento multiprofessionale di bambini e adolescenti vittime di violenza
I Edizione  Gennaio 2017- Dicembre 2018
www.master-tutela-minori.it