Quando le provette esplodono nel laboratorio di chimica per una sperimentazione azzardata e la storia e i fatti sociali si mescolano a invenzione derivate dalla narrativa fantasy o la lezione di matematica sfocia in ipotesi per la preparazione di inediti dolci al cioccolato, tutto questo potrebbe rimandare solo l’idea del caos.
Eppure, uno studio innovativo condotto da ricercatori dell’Università dell’Australia Meridionale dimostra che la creatività è un elemento cruciale per il successo scolastico, suggerendo che gli studenti che pensano in modo creativo tendono a ottenere risultati migliori nelle prove di cultura generale, di alfabetizzazione e matematica.
Si tratterebbe di una ricerca rivoluzionaria che avrebbe portato a una scoperta importante, soprattutto considerando che i dati più recenti del Programma nazionale australiano di valutazione – Alfabetizzazione e Matematica (NAPLAN) mostrano che uno studente su tre è in ritardo rispetto agli standard in una di queste aree.
Analizzando le prestazioni di 637 studenti australiani nelle prove NAPLAN, i ricercatori hanno scoperto che coloro che ottenevano risultati migliori tendevano anche a mostrare livelli più elevati di creatività.
In effetti, la creatività si è rivelata un indicatore del rendimento scolastico più efficace rispetto ai predittori tradizionali come la media dei voti (GPA) o i tratti della personalità, come la coscienziosità, la responsabilità, la costanza e così via.
Nello specifico, lo studio ha mostrato che una maggiore flessibilità nel pensiero divergente era associata a risultati più forti nell’ambito dell’alfabetizzazione, mentre una maggiore creatività matematica era collegata a migliori performance nelle prove di matematica.
La maggiore flessibilità nel pensiero divergente indica la capacità di uno studente di generare una vasta gamma di idee in categorie diverse per risolvere problemi o rispondere a domande aperte, come ad esempio: “Cosa succederebbe se le persone dicessero sempre la verità?”
La creatività matematica, invece, si riferisce alla capacità degli studenti di trovare soluzioni originali, riconoscere approcci alternativi e andare oltre i metodi convenzionali per risolvere un problema, ad esempio: “In quanti modi diversi si può ottenere il numero otto?”
Il professor David Cropley, ricercatore dell’UniSA, afferma che i risultati sono una buona notizia per gli insegnanti che cercano di coinvolgere gli studenti attraverso l’uso della creatività.
"Sempre più spesso vediamo insegnanti trovare modi unici e interessanti per stimolare la curiosità nei loro studenti" afferma il professor Cropley.
"Può trattarsi di qualcosa di semplice, come incoraggiare un atteggiamento aperto e curioso verso nuove idee in classe, oppure di attività più approfondite come giochi di ruolo per interpretare un testo di inglese. Si tratta sempre di pensare in modo più ampio, di guardare i problemi da angolazioni diverse e di essere flessibili.
"È importante notare che questo studio sfida lo stereotipo, a lungo diffuso, secondo cui creatività e rendimento scolastico sarebbero in contrasto tra loro".
I risultati contraddicono le recenti richieste di un ritorno all’istruzione “di base” e all’apprendimento mnemonico, con il professor Cropley che sottolinea come la creatività sia invece fondamentale per sviluppare le competenze degli studenti in alfabetizzazione e matematica.
"Le scuole dovrebbero essere incoraggiate a integrare il pensiero creativo nelle loro strategie didattiche, in particolare in ambiti come l’alfabetizzazione e la matematica, dove possiamo dimostrare un chiaro legame tra creatività e successo scolastico" afferma Cropley.
"Piuttosto che trattare la creatività come qualcosa di separato dal rendimento scolastico, dobbiamo riconoscerla come una componente vitale del successo degli studenti e trovare modi affinché gli insegnanti possano integrarla nei loro approcci didattici."
"Poiché la creatività viene ormai valutata anche nei test internazionali come il Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) dell’OCSE, i nostri risultati rafforzano ulteriormente la necessità che le scuole bilancino l’apprendimento tradizionale con lo sviluppo delle competenze creative".
"Le scuole possono stare tranquille: non si tratta di una scelta tra l’uno o l’altro approccio – la creatività può essere implementata anche in ambienti di apprendimento strutturati.
Ma è fondamentale comprendere come la creatività sia collegata al successo scolastico e possa potenziarlo sia nell’alfabetizzazione sia nella matematica. Questo dovrebbe rappresentare un vero spunto di riflessione per tutti coloro che si occupano di insegnamento".