È strano, come le apparenze ingannino; o forse siamo noi osservatori che, come in un trucco di magia, spesso e volentieri ci lasciamo ingannare. Nel lavoro educativo, la distinzione fra la forma e la sostanza non è sempre facile, ancor di più quando abbiamo a che fare con giovani ragazzi che hanno investito, come fine risorsa di sopravvivenza, tutto quel che hanno nella loro apparenza – fisica, estetica o relazionale che essa sia – per riuscire ad avere un posto nel mondo: camaleontici, riescono, se necessario, a mimetizzarsi perfettamente nei contesti vissuti, la strada, gli adulti, il lavoro, la scuola o addirittura gli affetti. Ma sembrare non vuol dire essere e il camaleonte, foglia in apparenza, rimane comunque camaleonte.
