Quando le famiglie vanno in vacanza, molti genitori sperano di trascorrere un bel periodo insieme ai figli, tempo di qualità e esperienze significative in un periodo libero da lavoro e studio; gli adolescenti possono desiderare invece di trovarvi l’occasione per fare in autonomia le proprie attività e avere un maggiori libertà e responsabilità .
Trovare il giusto equilibrio può essere un problema. Il National Poll on Children’s Health del C.S. Mott Children’s Hospital ha intervistato un campione nazionale di genitori con figli tra i 13 e i 18 anni riguardo alle loro esperienze in vacanza con i propri adolescenti.
La maggior parte dei genitori (81%) ha fatto una vacanza o un viaggio con il proprio figlio adolescente negli ultimi due anni. Tra questi, il 32% afferma di dover insistere affinché il proprio figlio interagisca con i membri della famiglia durante la vacanza; il 64% lo preferisce ma non lo impone, e il 4% non se ne preoccupa.
Un genitore su cinque (19%) afferma di non aver mai permesso al proprio figlio adolescente di stare lontano da loro durante una vacanza, percentuale più alta per gli adolescenti tra i 13 e i 15 anni (24%) rispetto a quelli tra i 16 e i 18 anni (12%). Tra i genitori che riferiscono di aver concesso ai figli momenti di autonomia durante le vacanze, molti indicano di aver stabilito regole per garantire la loro sicurezza, tra cui: essere contattati telefonicamente (64%), chiedere loro di stare con amici o fratelli (62%) e rimanere nei luoghi concordati (55%). Più della metà dei genitori (59%) afferma di utilizzare la funzione di localizzazione del cellulare del figlio quando questo si trova lontano da loro.
Nel descrivere come gestirebbero situazioni comuni in vacanza, meno della metà dei genitori (46%) si dice molto propensa a lasciare che il proprio figlio rimanga da solo in camera d’albergo mentre genitori e fratelli vanno a fare colazione; il 29% lascerebbe molto volentieri il figlio in hotel mentre i genitori escono a cena. Un terzo (31%) sarebbe molto propenso a lasciarlo andare da solo in una caffetteria vicina, e il 21% lo lascerebbe molto volentieri muoversi da solo in un museo o parco divertimenti. In tutti gli scenari, i genitori sono più inclini a concedere attività indipendenti agli adolescenti più grandi rispetto a quelli più giovani.
Due terzi dei genitori (64%) si dichiarano molto fiduciosi che il proprio figlio rispetterebbe le regole se gli fosse concesso di trascorrere del tempo senza genitori durante una vacanza o un viaggio. Tuttavia, la metà (51%) è preoccupata per incidenti o infortuni, senza differenze significative in base all’età o al sesso del figlio. I genitori di ragazze sono più preoccupati rispetto a quelli di ragazzi per la possibilità che la loro figlia venga avvicinata da uno sconosciuto (70% contro 41%) o si spaventi (37% contro 21%), mentre i genitori di ragazzi sono più preoccupati rispetto a quelli di ragazze che il figlio faccia qualcosa di stupido (47% contro 36%).
Considerazioni sui dati
Man mano che i figli crescono e entrano nell’adolescenza, commentano i ricercatori, il desiderio di maggiore indipendenza è una parte naturale della loro crescita. Trascorrere del tempo lontano dai genitori, specialmente in contesti nuovi come vacanze o viaggi in famiglia, può rappresentare un passaggio importante per sviluppare fiducia in sé stessi, capacità decisionali e abilità di gestione autonoma necessarie in età adulta.
Per i genitori, tuttavia, questo può rappresentare una passaggio difficile. I risultati di questa indagine mostrano che molti genitori tendono a limitare le opportunità dei propri figli di esplorare questa indipendenza. Un genitore su cinque ha riferito di non aver mai permesso al proprio adolescente di allontanarsi da loro durante una vacanza o un viaggio in famiglia.
I genitori possono pensare di proteggere i figli da potenziali pericoli, ma essere iperprotettivi limita la possibilità degli adolescenti di sviluppare competenze fondamentali come orientarsi in situazioni sconosciute, valutare i rischi, prendere decisioni, o semplicemente acquisire fiducia nelle proprie capacità.
Coinvolgere gli adolescenti nella pianificazione della vacanza può rappresentare un’occasione per genitori e figli di definire insieme aspettative sulle attività indipendenti. Permettere ai ragazzi di esprimere le proprie preferenze può anche aiutarli a sentirsi più partecipi nel corso del viaggio.
I genitori hanno espresso una serie di preoccupazioni sul tempo che gli adolescenti trascorrono lontano da loro durante le vacanze, alcune delle quali riflettono stereotipi di genere. Tuttavia, queste preoccupazioni non dovrebbero impedire ai genitori di favorire l’indipendenza. Al contrario, possono essere uno stimolo per preparare gli adolescenti a gestirsi in modo autonomo, in modi adeguati all’età.
Per esempio, invece di preoccuparsi per un eventuale infortunio, i genitori possono iscrivere il figlio a un corso di primo soccorso online o tramite un’associazione locale. Se pensano che il figlio possa spaventarsi restando da solo in camera per poco tempo, possono discutere le basilari regole di sicurezza, come chiudere bene la porta e rispondere correttamente se qualcuno bussa.
In vacanza, i genitori dovrebbero tenere conto dell’ambiente e parlare con il figlio di strategie pratiche per bilanciare libertà e sicurezza. Ad esempio, prima di permettere al figlio di andare in autonomia in un bar vicino, si può discutere del percorso più sicuro, dei punti di riferimento facilmente riconoscibili e di come pagherà. È utile concordare un orario di rientro e un modo per contattare i genitori in caso di cambiamento dei piani. I cellulari sono un modo comune per rimanere in contatto: chiedere un semplice messaggio di conferma all’arrivo può tranquillizzare i genitori e permettere all’adolescente di dimostrare la propria responsabilità.
Messaggi e chiamate però non dovrebbero essere così frequenti da impedire ai ragazzi di imparare a orientarsi e prendere decisioni da soli. In alcuni casi, come in aree affollate o sconosciute, l’uso del sistema di tracciamento può offrire un ulteriore livello di sicurezza; è importante discuterne in anticipo, così che ragazzi e genitori comprendano che serve per la sicurezza, non per il controllo.
Per i genitori che ritengono il proprio figlio non ancora pronto per gestirsi da solo, anche per brevi periodi, è importante trovare occasioni in cui il ragazzo possa prendersi la responsabilità delle proprie azioni e della propria sicurezza, anche quando è in presenza dei genitori. Questo aiuta a sviluppare abilità e a imparare come affrontare situazioni nuove.
Aiutare un adolescente a diventare indipendente è un processo graduale; le vacanze possono essere un terreno ideale per mettere alla prova questo percorso. Se affrontate con attenzione, le occasioni di allontanamento dalla supervisione diretta dei genitori permettono agli adolescenti di esercitarsi nella responsabilità e nel processo decisionale in un contesto relativamente sicuro, con la consapevolezza che il supporto dei genitori è sempre a portata di mano se necessario.
«È naturale che gli adolescenti cerchino maggiore indipendenza e tempo lontano dai genitori, specialmente in ambienti nuovi come le vacanze in famiglia» ha dichiarato Sarah Clark, co-direttrice dell’indagine nazionale del Mott Children’s Hospital.
«Concedere loro un po’ di spazio può essere un’opportunità preziosa per costruire fiducia in se stessi, esercitarsi nel prendere decisioni e sviluppare capacità di gestione autonoma che saranno fondamentali nell’età adulta. Il nostro sondaggio ha rilevato che molti genitori esitano a concedere agli adolescenti questo livello di indipendenza».
«I genitori possono pensare di proteggere i propri figli da eventuali pericoli, ma essere iperprotettivi può limitare la capacità degli adolescenti di sviluppare competenze essenziali, come affrontare situazioni sconosciute, valutare i rischi e gestire responsabilità concrete» sottolinea la dottoressa Clark.
«La geolocalizzazione può essere rassicurante per i genitori quando gli adolescenti sono lontani da loro, ma è più efficace se viene discussa apertamente e concordata insieme in anticipo. I genitori possono spiegare che serve per la sicurezza, non per la sorveglianza».
«Durante le vacanze è importante che i genitori abbiano conversazioni aperte con i propri figli su come mediare tra libertà e sicurezza. Se affrontati con consapevolezza, questi momenti di distacco dalla supervisione diretta dei genitori permettono agli adolescenti di esercitarsi nella responsabilità e nel prendere decisioni, in un ambiente relativamente sicuro e con la certezza che, se necessario, il supporto non è lontano».