- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Ero a casa di amici
a mangiare la torta.
Tu mi parli e non dici
però la mamma è morta.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Tra il 26 e il 27.2.15, in una casa di Milano, Aurora, 9 mesi, è morta di fame.
Non è un caso isolato. Da una rapida ricerca in rete: a Seul, 2010, una bimba di 3 mesi ha la stessa sorte perché i genitori erano impegnati a nutrire la figlia virtuale; negli Stati Uniti, 2015, una bambina di 5 anni, alla morte per denutrizione pesava 11 chili; ancora USA, Natale 2014, una neonata di 22 giorni muore di fame mentre la mamma e il compagno sono al ristorante.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Una storia normale
come quella di tutti.
Una vita banale
inghiottita nei flutti
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Sono graffi sulla neve
sfregio non necessario
un peso troppo greve
per un piccolo calendario.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Mi ha aiutata mio figlio Antonio
a rompere il matrimonio
e la piccola Maria
che ha chiamato la polizia
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
(l’affidataria)
A volte sento proprio che mi manca l’aria.
Da qualche mese sono una zia affidataria.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
(il fratellino)
Io sono piccolo, sono un bambino.
(Posso mangiare un altro panino?)
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
È sempre difficile credere che un genitore maltratti i suoi figli, e se poi è la madre a farlo questo può sembrare veramente impossibile. Così accade che i bambini non vengano ascoltati e che tutti – dall’insegnante al vicino di casa, fino a chi scrive sul giornale – si sentano in diritto di mettere bocca.
Il prezzo più alto, dopotutto, lo pagano i bambini.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Tutti abbiamo bisogno di un motivo per fare le cose. Per i bambini non è diverso.
Nei processi dove sono vittime spesso si pretende che stiano ai tempi e ai modi previsti dal processo e raccontino a comando quello che ci si aspetta, nei modi in cui siamo disposti ad ascoltarli.
Ma a volte mi chiedo: i bimbi che motivo hanno per venirci incontro?
Ogni gioco
ha il suo scopo.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
C’è chi pretende che un bambino maltrattato o violentato parli di quello che ha vissuto soltanto dentro al processo. Ci si dimentica che il processo può durare anni e il bambino intanto sta male, sente il bisogno di raccontare. Un raccontare terapeutico, nelle sedi competenti, e a volte un raccontare spontaneo, con chi gli presta ascolto. La consegna del silenzio, magari per preservare la testimonianza, è una pretesa crudele e impossibile.
Ti sei rotto un dito
lo devi ingessare.