- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Mi sento afflitto.
Come, paghi l’affitto
e non mi paghi il vino?
Ah, me tapino!
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Vittime di violenza
Un carissimo amico momentaneamente costretto a sottoporsi a cure mediche talvolta invasive, l'altra sera mi confidava che, potendo scegliere, prepararsi al dolore che il corpo sta per ricevere lo rende più sopportabile. Concentrarsi sulla respirazione, distrarre i pensieri, preparare pelle, muscoli e anima alle violazioni che stanno per subire è "preferibile" al dolore che ti prende alla sprovvista, impreparato, a ventre molle.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
La ragazzina è in affido da diversi anni dopo un allontanamento in età prescolare per maltrattamenti raccapriccianti che le hanno procurato, tra l’altro, 80 giorni di prognosi e per i quali entrambi i genitori naturali sono stati condannati a pene severe e decaduti dall’esercizio della responsabilità genitoriale.
Sono i miei affidatari,
così dice la legge.
Io li chiamo genitori,
sono chi mi protegge.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Nicola, un bimbo di 6 anni. Entra in un negozio di abbigliamento insieme all’affidataria e si mette a tremare davanti a un mazzo di cinture appese.
Ne indica una borchiata: “Pensa se papà mi picchiava con quella”.
Questa filastrocca è per lui, ed è stata scritta canticchiando. Forse per quietare la paura la rabbia che non lo hanno mai lasciato in pace, neppure dopo.
Laccio, cintola, cinghia,
m’hanno chiuso il cuore dentro una conchiglia.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Per alcuni uomini picchiare la moglie è un modo per soddisfare le attese della comunità. Dimostrano così di essere veri uomini. Assumono un atteggiamento risentito se vengono fermati, adirati di non poter “educare la moglie secondo i propri metodi”.
Mi diceva un cugino:
“Vuoi una moglie educata?
Per andarci vicino
dai una bella lisciata”.
- Scritto da Davide Cardilli
- Categoria: Vittime di violenza
Il pericolo più grande è non farsi alcuna domanda, non essere critici e ragionare solo e soltanto per semplificazioni e luoghi comuni. Questi temi non possono e non devono essere racchiusi dentro sterili semplicismi che non rendono giustizia al valore ed allo spessore umano di chiunque, vittima o autore di reato. I pensieri difficili, quelli complessi e anche un po’ nascosti, sono ciò che andrebbe sempre ricercato. La semplicità non racchiude la verità, ammesso che questa esista.
- Scritto da Davide Cardilli
- Categoria: Vittime di violenza
Milano - Una ragazzina disabile di 13 anni viene derisa da alcuni ragazzi, in poco tempo la situazione degenera e inizia un lancio di sassi. La tredicenne impaurita chiama la mamma che la porta al pronto soccorso, la prognosi è di alcuni giorni. Viene sporta denuncia e gli autori del gesto vengono identificati, sono tutti minorenni.
Pisa - Una quattordicenne di origine senegalese che frequenta un istituto tecnico, in concomitanza con lo scrutinio, inizia a ricevere messaggi denigratori a sfondo razzista. Tra i tanti spiccano “Non si è mai vista una negra che prende 10 a diritto” e ancora “Non esiste che una negra possa diventare avvocato”. Lei spiega che studiare diritto le piace molto e che vorrebbe intraprendere, in futuro, la carriera forense.
- Scritto da Manuela Del Campo
- Categoria: Vittime di violenza
Non è la storia di uno solo, questa è la storia di tanti bambini e adolescenti che hanno trovato nel loro percorso di crescita adulti con gravi difficoltà e per questo anche pregiudizievoli e dannosi. Cerchiamo la verità, tutta la verità che possa pacificare il cuore di chi ascolta, di chi, è depositario dei racconti dei bambini. Ma di quanta verità abbiamo bisogno?
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Sento ancora le doglie
e son più di dieci anni
perché essendo sua moglie
sono tanti gli affanni.
- Scritto da Marzia Cikada
- Categoria: Vittime di violenza
Tecnicamente definiamo Cyberbullismo l’insieme di atti di molestia, da parte di un individuo o di un gruppo, effettuati tramite mezzi elettronici ( email, blog, social network, chat, telefono cellulare etc) compiuti con l’intenzione di danneggiare l’altro.