- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Vittime di violenza
Una ricerca pubblicata in questi giorni descrive le pesanti conseguenze della vittimizzazione bullistica, subita nel corso dell’infanzia, sulla salute mentale degli adolescenti.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Genitorialità
Nessun matrimonio inizia con il pensiero che ci sarà un divorzio come suo punto di arrivo. È un'esperienza dolorosa e spesso devastante per tutti i soggetti coinvolti, ed è particolarmente destabilizzante per i ragazzi.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Che poi, sentita la ragazza, penseresti: ora viene qui, ammette i suoi torti, chiede di riprendersi la figlia.
Questo Melina si aspetta da lui.
Invece…
Date la colpa a mia figlia
che io non ne ho nessuna.
È lei che mi spariglia
le carte e la fortuna.
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
Sono 117, a volerli ridurre a numeri, i reclusi dell'hot spot di Lampedusa. Erano una quarantina di più il giorno prima, ma era un lunedì e, come tutti i lunedì — e i giovedi — qualche decina di loro ( presi a caso) sono stati condotti sul volo per Palermo per poi essere rimpatriati.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Vittime di violenza
Rispetto ai loro coetanei eterosessuali, i giovani appartenenti alle minoranze sessuali, come sottolineano recenti ricerche, fanno riscontrare valori più bassi in riferimento agli indicatori chiave che valutano il loro grado di benessere e di positivo sviluppo, e questa disparità potrebbe essere in parte dovuta a una loro maggiore esposizione al bullismo.
- Scritto da Joseph Moyersoen
- Categoria: Letture e Visioni
“Come fanno gli esseri umani a generare tanti angoli retti quando il loro comportamento è totalmente illogico?”, e "Perché le gocce d'acqua prendono sempre la strada con la resistenza minore al contrario degli esseri umani?", e ancora “Non ero uno sbandato, ero solo un bambino scappato di casa”.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Dopo 17 anni a vedere papà ubriaco,a fuggire di casa con la mamma per non prendere botte, dopo 17 anni a far sembrare normale quello che normale non è, la ragazza ha rotto gli indugi. Ha rotto il contratto. Ha rotto la quiete. Ha rotto le convinzioni acquisite. E ha cominciato a dare fastidio: a scappare da sola, dormire fuori, bere, fumare… fino a denunciare. Denunciare il padre per maltrattamenti. E c’è riuscita, a smuovere le acque. C’è riuscita talmente bene che dopo di lei anche la mamma ha denunciato le botte del marito e Melina è contrariata, nella sua mente papà vuole cambiare, mamma dovrebbe accoglierlo a braccia aperte, e tutti insieme vivere felici e contenti.
Su quanto ormai stia rischiando lei, con quegli amici, quel bere e fumare, al momento è difficile confrontarsi.
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
Nei giorni in cui si celebra l'anniversario della dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, ci si trova a fare i conti, in questa terra di frontiera, con la costante ed impunita violazione degli stessi pur inviolabili diritti. A Ventimiglia 250 profughi, per la maggior parte (l'81%) provenienti dal Sudan e per metà minori non accompagnati (vale a dire soli), sono costretti a dormire lungo il fiume, in mezzo ai rifiuti, alle intemperie e ai predatori, spesso bipedi e dunque più pericolosi e perversi.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Genitorialità
Questo scenario ti risulta familiare? Marisa ha 12 anni e mezzo. È diventata lunatica e irritabile, vuole stare molto più tempo da sola nella sua stanza, ma lo passa per intero interagendo con i suoi amici nei social media. Ha poco tempo per la famiglia. "Acconsentirà" a cenare con sua madre, suo padre e il fratello minore, ma si “ritirerà” nella sua stanza non appena avrà finito di mangiare, ben prima che la cena sia finita.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Famiglie
La Società Americana di Pediatria raccomanda ai genitori nei primi anni di vita di trasmettere ai propri bambini abitudini consuete, sequenze d’azioni ben conosciute che aiutano il piccolo a scandire il senso del tempo e a familiarizzare con ciò che lo circonda. In tal modo, così come accade per ogni sorta di apprendimento, si gettano le basi della linea del divenire, del prima e del dopo, del quando e del come, arrivando a delineare quelli che saranno i nostalgici RITUALI familiari con i quali siamo cresciuti e che costituiscono, quello che potremmo definire come lo scrigno affettivo della nostra famiglia.